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L’agente di Mamardashvili su Kvaratskhelia: “Mi aspettavo un impatto del genere con la Serie A”

La Georgia è stata promossa nella Lega B di Nations League. L’apporto di Mamardashvili e Kvaratskhelia è stato decisivo: una crescita esponenziale negli ultimi anni, con altri giovani giocatori in rampa di lancio. Di questo ha parlato Levan Seturidze, agente del portiere del Valencia, in esclusiva ai microfoni di SerieANews.com. Tanti sono i temi toccati, dai due giocatori di punta della Nazionale georgiana, fino ad arrivare allo sviluppo dei giovani in Georgia.

Le parole di Gattuso a Mamardashvili al momento del suo arrivo. Con una novità per l’anno prossimo, in vista dell’Europeo Under 21. Un’intervista che fa capire la testa dei giocatori georgiani, oltre che le qualità tecniche. Nei prossimi anni, tra l’altro, potrebbero vedersi nuovi talenti sbocciare così come Kvaratskhelia.

Come sta andando l’esperienza di Mamardashvili al Valencia? Da poco avete rinnovato il contratto

“Al suo arrivo, scese in campo subito contro il Milan e giocò molto bene. C’è stato solo un piccolo errore a Siviglia, ma dopo quattro mesi, quando ha iniziato a giocare, è sempre il migliore in campo. Ogni partita aumenta di qualità ed esperienza, ma senza problemi, perché è un carattere molto forte. Ha sempre i piedi per terra, così come Kvaratskhelia. Anche se tutti i giornalisti, tifosi e addetti ai lavori parlano di loro, non cambia la loro mentalità. Non si esaltano”.

Come si trova a lavorare con Gattuso?

“Molto bene. Quand’è arrivato a Valencia, Gattuso lo ha chiamato personalmente e gli ha detto ‘Io voglio lavorare con te’. E lui è rimasto al Valencia”.

Kvaratskhelia al Napoli sta incantando l’Italia e l’Europa. Dove può arrivare?

“Kvara è lo stesso da quand’era un bambino. Se una persona guarda una sua partita nell’Under 17 o nell’Under 19, si accorge che è sempre uguale. Non è cambiato. I georgiani sono così. Mi aspettavo un impatto del genere con la Serie A. Lui ama il calcio, lo vive. Se giocasse in Inghilterra o in Spagna, sarebbe uguale. Perché lui, e anche Mamardashvili, amano il calcio. Per loro è un divertimento”.

In procura hai anche un 2003 georgiano al Porto, Abuashvili. Può diventare come Mamardashvili e Kvaratskhelia?

“C’è una differenza tra Abuashvili e gli altri due. A lui manca lo step della prima squadra in Georgia, è arrivato molto giovane al Porto. Quando sarà il momento, dovrà fare esperienza. Fa un po’ di fatica, ma ha un gran talento. Ha avuto anche un piccolo problema fisico quando ha firmato col Porto. Ma è un gran giocatore di forte carattere e già può dire la sua in un top campionato”.

La Georgia negli ultimi anni è cresciuta molto con tanti giovani: Lochoshvili alla Cremonese, Davitashvili al Bordeaux, Mikautadze al Metz. E’ cambiato qualcosa nel modo di lavorare?

“Quando studiai per la Licenza UEFA A, feci l’analisi di una partita Under 19 tra Italia e Georgia. Vinse la Georgia 0-1: il fatto è che fino ai 19 anni noi riusciamo a vincere contro la Nazionale italiana, inglese, spagnola… Ma il problema è la competitività dei campionati. Le tante big in Serie A permettono una crescita diversa dei giocatori. In Georgia ci sono solo 2-3 Academy di livello: Dinamo Tbilisi, Lokomotivi Tbilisi e Saburtalo. Questo non permette la crescita futura dei giocatori dopo i 19 anni. Ma guardando una partita di giocatori 2005, si possono notare subito 4-5 talenti. Ma serve uno sviluppo serio, adesso la nostra Federazione sta lavorando bene, anche con Kaladze, con delle strutture e dei campi nuovi. Nei prossimi cinque anni vedremo nuovi Mamardashvili e Kvaratskhelia”.

Sono tutti giocatori nati alla fine degli anni ’90 e inizi anni 2000. Si può parlare di Golden Generation o manca qualcosa?

“Il valore di Giorgi e Kvara è schizzato alle stelle, certo. Tra l’altro, il prossimo Europeo Under 21 si svolgerà in Georgia e in Romania. Kvaratskhelia, Mamardashvili, Davitashvili, possono giocare questo torneo. Hanno l’età giusta e spero che con loro si possa raggiungere almeno la semifinale (ride, ndr)”.

Quindi il ct li convocherà?

“E’ l’età giusta, adesso non so se la Nazionale A dia il permesso all’Under 21 di convocarli. Ma potrebbe…”.

Nico Bastone per SerieANews.com

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