L’annuncio veniva fatto negli spogliatoi del Siena dal mister Antonio Conte. Ma la regia, secondo gli investigatori, arrivava dall’alto: dal direttore sportivo Daniele Faggiano, dal direttore generale Giorgio Perinetti e soprattutto dal presidente. Massimo Mezzaroma avrebbe chiesto ai suoi giocatori di perdere una partita, mettendo il portafogli davanti all’orgoglio della maglia: voleva scommettere sulla sconfitta della sua squadra. E non si trattava di un match qualunque, bensì di quello che avrebbe permesso ai tifosi di festeggiare la promozione in serie A. Puntate per guadagnare oppure cattive abitudini. Per gli inquirenti non fa differenza, visto che il procuratore capo Antonio Di Martino convocherà presto il portiere della Juventus e della Nazionale Gigi Buffon che a proposito di pareggi che fanno comodo a entrambe le squadre ha dichiarato: «Meglio due feriti che un morto». Mentre sono otto le partite della compagine toscana nel mirino degli investigatori per la stagione 2010/2011, quando l’allenatore era Conte e il preparatore tecnico Cristian Stellini, entrambi passati alla Juventus e ora finiti nel registro degli indagati della procura di Cremona. In almeno quattro match Novara-Siena 2-2 (1/5/11), Siena-Torino 2-2 (7/5/11), Siena-Varese 5-0 (21/5/11), Albinoleffe-Siena 0-1 (29/5/11) – «il risultato finale sarebbe stato condizionato da precedenti accordi intrapresi tra dirigenti e tecnici delle società», si legge nell’informativa dello Sco depositato agli atti.
È in Siena-Varese che emergono «gravi elementi di responsabilità a carico del massimo esponente di vertice del sodalizio toscano, il presidente Mezzaroma». Qualche giorno prima della partita, riferisce al pm il giocatore del Siena Filippo Carobbio, il portiere Ferdinando Coppola irrompe negli spogliatoi «sconvolto e sbiancato in volto», dicendo che era stato avvicinato da «una persona vicina al presidente che gli aveva chiesto se c’era la possibilità di perdere la partita», dato che Mezzaroma «intendeva scommettere o aveva scommesso sulla nostra sconfitta». La squadra ha un sussulto di dignità e si oppone compatta. «Era la prima volta che ci proveniva una richiesta del genere dal presidente», rileva Carobbio.
In Siena-Albinoleffe invece, sempre stando a Carobbio, fu Stellini a farsi avanti e a proporre una combine sportiva «pianificata già in occasione della gara di andata: ritengo comunque che fosse impossibile che anche l’allenatore non fosse al corrente della cosa, in sostanza erano al corrente tutti i giocatori e, presumo, tutti i dirigenti della squadra». La decisione definitiva di lasciare il match all’Albinoleffe venne presa in occasione di una riunione tecnica durante un allenamento, qualche giorno prima della partita di ritorno: «Alla riunione erano presenti l’allenatore Conte, il vice allenatore Angelo Alessio, il collaboratore tecnico Stellini, il preparatore dei portieri Savorani, nonché tutta la squadra. Tutti furono d’accordo e avendone parlato con Faggiano, desumo che anche la dirigenza ne fosse al corrente». A quanto pare negli ambienti degli scommettitori le voci sulla presunta disponibilità della squadra toscana ad alterare i risultati si sparge in fretta. Tanto che nell’informativa si mette in rilievo «la volontà di Antonio Bellavista ad avere contatti con ambienti del Siena (l’allenatore Conte)» e nella sua conversazione con Massimo Erodiani si scopre come il Siena «si sia mosso autonomamente, al fine di conquistarsi i punti necessari alla promozione alla massima serie ragionevolmente avvicinando tesserati del Sassuolo».
Bellavista: «Sto cercando di sentirli».
Erodiani: «M’ha beccato Ivan (Tisci, ndr) all’entrata».
Bellavista: «Eh…».
Erodiani: «No perchè ha chiamato il Bello…che il Siena si è mosso di persona per…».
Il «Bello», segnalano gli investigatori, è il soprannome dell’ex calciatore Stefano Bettarini.
L’Ac Siena, dal canto suo, con una nota sul proprio sito esprime fiducia nei magistrati, in attesa di «difendersi da eventuali rilievi nelle sedi opportune». Un atteggiamento che «non rappresenta acquiescenza», dice la società, ribadendo di essere pronta a dimostrare le sue ragioni «se e quando» gli inquirenti decideranno.
Ieri intanto sono cominciati gli interrogatori di garanzia davanti al gip Guido Salvini: Ivan Tisci si è detto «estraneo» all’associazione a delinquere finalizzata alle scommesse illegali mentre Vittorio Gatti, l’autotrasportatore bergamasco accusato di avere fornito al Carobbio una scheda telefonica utilizzata nella presunta manipolazione delle partite, è stato scarcerato. Le prime ammissioni arrivano invece da Paolo Acerbis, portiere del Vicenza accusato di aver manipolato o cercato di condizionare numerose partite giocate quando militava nel Grosseto.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro