Da settembre, con l’inizio della nuova stagione calcistica, ha preso il via “L’Accademia dei Portieri Napoletani” una sorta di piccola università delle scuole calcio riservata a coloro che vogliono intraprendere la carriera di estremo difensore. Il progetto, geniale quanto indispensabile, è stato ideato dal nostro Italo Palmieri e subito condiviso dal tecnico Luca Sorrentino, ex portiere di Casertana, Sorrento e Napoli calcio e adesso preparatore dei portieri della prima squadra che ha messo a disposizione l’esperienza maturata in tanti anni di calcio per la formazione di aspiranti e futuri portieri. Dalla categoria Esordienti fino alla prima squadra, due volte la settimana presso la Stadio Collana, Sorrentino con altri suoi collaboratori curano, nei minimi particolari, la crescita dei 12 portieri della Carpisa Napoli.
Questa la lista delle “tartarughine” schierate tra i pali: Raffaella Boccia (01), Federica Libraro (00), Grace Guida (00), Teresa Imperatore (99), Alessia Parnoffi (99), Martina Pragliola (98), Alessia Obemaier (98), Paola Cristiano (96), Chiara Sorbino (95), Francesca Vicidomini (94), Sabina Radu (89) e Valentina Casaroli (93).
Roberta Ciardiello ha intervistato alcune delle nostre protagoniste e rimandato al prossimo articolo l’incontro con Palmieri e Sorrentino per conoscere l’evolversi dell’iniziativa e il commento sui nostri aspiranti portieri!
“Secondo me quest’Accademia è la conferma di un grande passo avanti per il calcio femminile, anche perché spesso succede che la maggior parte delle ragazze non sono abbastanza attratte dal ruolo di estremo difensore, e vogliono a tutti i costi giocare in attacco. Questo, secondo me, è un buon metodo per far appassionare una ragazza al ruolo di portiere, e a farla crescere notevolmente.” – Dice Alessia Parnoffi, attuale portiere della Primavera.
Invece, Paola Cristiano, che fa parte della Pro Calcio Donne, ci confessa il suo ‘debole’ per il ruolo di portiere: “Il ruolo del portiere è il ruolo che mi è sempre piaciuto di più, sin da piccola. Quando ho deciso di giocare a calcio in una squadra, tutti mi dicevano che in porta rischiavo di farmi male se non avessi imparato bene come ‘volare’, come andare verso il pallone… Ma per fortuna grazie a quest’Accademia ho imparato già ad avere più sicurezza, così da non avere paura, non rischiare brutti colpi e divertirmi il doppio. Sono felicissima di essere una dei 12 portieri che partecipano a quest’iniziativa di Italo Palmieri – continua Paola – è davvero una bella iniziativa.”
Francesca Vicidomini, anch’essa portiere della Pro Calcio Donne, appoggia la sua compagna di squadra: “Io credo che sia stata un’iniziativa del tutto utile per noi che amiamo questo ruolo e stiamo cercando di migliorare. Grazie a quest’Accademia, ad ogni allenamento non solo perfezioniamo coordinazione, tecnica e situazioni di gioco, ma come ha detto già Paola, impariamo anche a non avere paura, ad essere sicure di noi stesse per esserlo anche in partita, perché senza personalità ed atteggiamento, che sono requisiti essenziali per i portieri, non possiamo dare tutto quello di cui siamo capaci. Essere portiere per me vuol dire soprattutto questo: avere grande fiducia in me stessa e in tutta la squadra, ma per farlo ho bisogno di qualcuno che mi guidi, che mi faccia capire dove e se sbaglio, partendo dalle piccole cose come la postura e la presa della palla fino ad arrivare alle situazioni tecniche più difficili. E’ proprio questo che man mano sto apprendendo dalla scuola calcio per portieri femminili e ne sono veramente soddisfatta.”
Quel ‘qualcuno’ che guida queste 12 ragazze “è davvero un grande allenatore: sa come ‘prenderci’, come farci appassionare ancora di più a quel che facciamo, ci fa ridere con le sue battute, ma ci fa sudare tantissimo, come è giusto che sia.” – Dice Martina Pragliola, portiere della categoria Giovanissime – “Sono contenta e fiera di far parte della sua Accademia. Siamo 12 ragazze, tutte molto volenterose ed affezionate al nostro ruolo. Penso che formare un gruppo di portieri, anche quelli più giovani, sia stata una grandissima idea. A volte noi del settore giovanile abbiamo anche la possibilità di fare allenamento con Casaroli e Radu, grandi portieri di esperienza, per cui abbiamo davvero tantissimo da imparare.”
“Come sempre Italo è il migliore per quanto riguarda l’organizzazione e gli eventi, e sono contenta che insieme a Luca abbia avuto la brillante idea di far partire quest’iniziativa! Nel femminile nessuno ha, ed ha mai pensato ad una cosa simile. Parlo da portiere e dico che “invidio” un po’ le piccole ragazze del settore giovanile, perché io alla loro età non ho avuto questa fortuna: non ho avuto la fortuna di avere un mister, un maestro come Luca! Questa scuola portieri è un piccolo tesoro per il Napoli. Spero che ogni anno venga alimentata di nuovi portierini, perché alla fine sono loro il futuro! Dall’inizio stagione sono andata a trovarle due volte, allenandomi anche con loro, ed ho notato subito la voglia e la passione che ci mettono: questo è importantissimo, perché nel nostro ruolo credo che la passione sia la prima cosa! – Afferma soddisfatta Valentina Casaroli, portiere della Prima Squadra – “A me piace molto anche allenare e sarebbe un sogno poter farlo insieme a Luca, ma tra università e miei allenamenti purtroppo sarebbe impossibile! Faccio un grandissimo in bocca a lupo a tutti i portierini e sfrutto l’occasione per complimentarmi ancora con la società che non pensa solo alla prima squadra, come molte volte capita nel femminile, ma coltiva il proprio futuro in casa!”.
Fonte: napolicalciofemminile.it
La Redazione
A.S.
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