“Magnammancill”, ovvero mangiamoceli. Recitava così uno striscione della curva B al San Paolo nell’andata delle semifinali di Europa League contro il Dnipro, parafrasando il celebre romanzo Hannibal Lecter. E invece qualcosa contro gli ucraini è andato storto, forse in un susseguirsi di eventi che nemmeno il mago Rafa, notoriamente esperto di coppa, si sarebbe potuto aspettare. Un gol in fuorigioco all’andata ed un altro da annullare nella partita di ritorno, certo, ma anche tanti, troppi errori individuali. Gli azzurri erano vicinissimi ad una finale, che significava per i tifosi una rivincita ed un traguardo che, dai tempi di Maradona, non era parso nemmeno più lontanamente avvicinabile. Di nuovo, invece, gli uomini di Benitez hanno sbattuto contro il muro difensivo alzato dai loro modesti avversari. In più, questa volta, lasciando spazi a contropiedi e regalando occasioni da gol agli avversari. Nessuno, nemmeno il più pessimista, si sarebbe potuto aspettare invece quest’epilogo nelle ultime due partite disputate contro il Dnipro. Nell’arco dei centottanta minuti il Napoli ha messo sotto il Dnipro solo per pochi frangenti per poi spegnersi completamente sotto il diluvio di Kiev. Benitez così non è riuscito a far rispettare la sua tradizione di “re di coppe”. Forse anche le sue scelte hanno influenzato il rendimento complessivo della squadra, ed è per questo che la vignetta di Iamnaples.it parla di “dieta” dello spagnolo. Il Dnipro doveva essere “divorato”, e invece sulla panchina azzurra sono rimasti tutti a bocca asciutta.
A cura di Danilo Zanghi.
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