«La Roma è una squadra forte e pericolosa che ha trovato il suo giusto equilibrio. Sarà per il Napoli una partita difficile, anche se non abbiamo paura di nessuno e se facciamo le cose come sappiamo possiamo battere chiunque». Rafa Benitez, alla vigilia della partenza per Roma 24 ore dopo il forum nella sede del Mattino rilascia una intervista al TG1 diretto da Mario Orfeo. «Garcia – dice Benitez – è un allenatore molto intelligente che conosco bene. Quando ero a Liverpool ho giocato contro il suo Lille ed è sempre difficile affrontare le sue squadre (era i sedicesimi di Europa League, passò il turno Rafa, ndr). E poi la Roma ha un vantaggio rispetto a noi: giocano solo una volta alla settimana, mentre noi abbiamo la Champions e questo conta molto».
«Da quando siamo tutti e due in Italia – conclude Benitez- non abbiamo ancora avuto modo di scambiarci le nostre idee perché non abbiamo avuto il tempo di incontrarci. Venerdì coglieremo l’occasione per parlarci». Rafa spiega ancora: «Mi piace che tutti dicano che sono educato: la mia filosofia di vita ruota tutto sul rispetto». Scherza sull’affetto dei napoletani. «Per tutti sono ormai Rafé… se va bene a loro va bene anche a me». E racconta i suoi gusti personali. «Non amo i dolci, preferisco il gelato. A Napoli non credo che ci sarà un inverno molto freddo, anche perché altrimenti prenderei una tazza di cioccolata bollente». Rafa ha poi raccontato sul suo sito la giornata di martedì, prima nella sede del Mattino, poi al teatro San Carlo e infine allo stadio San Paolo.
«La visita al maestoso teatro San Carlo è stato qualcosa di indimenticabile. Non scopro certo io, che non sono all’altezza, che si tratta di un’autentica meraviglia architettonica. Se posso permettermi, aggiungo che a mio avviso si tratta di un’autentica gioia per gli occhi in perfetta armonia con altri luoghi di questa bella città che continuo a scoprire da quando sono arrivato a Napoli. Vi posso assicurare che coloro che mi hanno consigliato questi luoghi attraverso la pagina web, non si sbagliavano per niente». Poi si sbilancia. «Fatte le dovute premesse, aggiungerei un dettaglio. Mi scuso con coloro che abbiamo interrotto con la nostra presenza mentre eseguivano le prove: sono stati molto gentili con noi. L’esecuzione di ”O Surdato ’nnammurato” è stata fantastica. Li ringrazio tutti. Poi, io e i membri dello staff tecnico siamo rimasti davvero impressionati dalla bellezza della città ammirata dal punto più alto del teatro. Spettacolare»
Fonte: Il Mattino
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