La verità di Mazzarri: ”Non siamo una grande”

Il tecnico degli azzurri non si nasconde dopo il ko con la Roma: ”Ci siamo sentiti imbattibili, ogni tanto dobbiamo prendere una batosta per ritrovare la massima concentrazione. Non siamo in crisi, sono sicuro che contro il Genoa ci sarà subito una reazione. Le voci sulle mie dimissioni? A qualcuno piace destabilizzare”

NAPOLI – La sconfitta ha portato consiglio. “Non siamo ancora una grande squadra. Ogni tanto dobbiamo prendere una batosta per ritrovare la massima concentrazione. Continuare a vincere è la cosa più difficile, dopo essere arrivati così in alto”. Walter Mazzarri fa autocritica, ma non si sente sotto processo. “Il Napoli non è in crisi: nelle quattro partite precedenti avevamo vinto due volte e contro la Roma non è stata una disfatta: abbiamo costruito dieci palle gol e le abbiamo sbagliate, commettendo troppi errori. Il nostro problema è mandare dentro il pallone. Non sono abituato a puntare il dito contro i miei giocatori, però. E sono convinto che ci sarà subito una reazione. Io sono uno che non sa perdere, mi garba avere l’occasione immediata per una rivincita”.

Mazzarri conta anche sull’aiuto dei tifosi del San Paolo. “Esorto il nostro pubblico eccezionale a starci ancora più vicino. È un momento che ci sta girando tutto male e lo dobbiamo superare insieme, stringendo i denti. Spero che la sfida con il Genoa sia quella della svolta”. L’allenatore è convinto di aver scoperto il motivo della flessione. “In Champions, partendo quasi sempre da sfavoriti, siamo scesi in campo col piglio e l’umiltà della squadra che deve soprattutto coprirsi le spalle. In campionato è invece scattato inconsciamente nella nostra testa un altro meccanismo: ci siamo sentiti tra i più forti e abbiamo trascurato alcuni particolari, specialmente nella fase difensiva”.

Errori da non ripetere contro il Genoa. “Il Napoli deve ritrovare quel pizzico di paura che abbiamo avuto in campo internazionale e ci ha aiutati a tenere al massimo la concentrazione”. Mancherà Lavezzi, però. “La sua assenza soprattutto in una partita in casa si farà sentire. Spero di scegliere il sostituto più idoneo, ho diverse soluzioni. Ci voglio pensare fino alla fine. Anche Pandev ha avuto qualche problema fisico ed è un po’ condizionato da un dolore al piede. E’ un peccato, perché stava tornando nella migliore condizione”. Mascara e Santana sarebbero le alternative d’emergenza. Scelte già fatte per il resto della formazione. “Non c’è bisogno di turnover. Cercherò di fare giocare gli stessi che hanno perduto domenica sera, per una questione di orgoglio e motivazioni”. Tra gli intoccabili c’è naturalmente Cavani. “Ha giocato tante partite, ma la zampata l’aveva piazzata pure con la Roma. Sarebbe stato il gol dell’1-1 in un momento topico della gara, chissà come andava a finire. Degli arbitri non vorrei parlare e parto sempre dalla loro buona fede, però è un periodo in cui certe decisioni stanno condizionando i nostri risultati. Speriamo che alla fine si compensino torti e favori, per adesso siamo in credito. Le voci sulle mie presunte dimissioni dopo la vittoria con il Villarreal? A molte persone in questa piazza piace destabilizzare, non è la prima volta che capita da quando sono qui”.

Fonte: Repubblica.it

La Redazione

M.V.

Vesux

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