Alla fine prevale la voglia e la fame di vittoria della Casertana, che vola in finale playoff e legittima sempre più le aspirazioni di ripescaggio in Lega Pro. La Turris, appagata dalla conquista della Coppa Italia di categoria e con Moxedano che ha spento le possibili velleità di ripescaggio, dà battaglia ma fermarsi nella semifinale playoff di serie D non è assolutamente un dramma dopo una stagione brillante. Al Tomei manca solo il pubblico per rendere più avvincente il derby disputato a porte chiuse per motivi di ordine pubblico, un destino già vissuto in campionato dalle tifoserie ospiti. Un dispositivo violato da tre tifosi rossoblù, spuntati a inizio ripresa alle spalle di una curva. Per una decina di minuti hanno anche incoraggiato la squadra del cuore prima di essere allontanati dalle forze dell’ordine: dalla tribuna sono stati ripresi dalle telecamere della polizia, rischiano il Daspo.
In uno stadio-cantiere decidono i gol di Scognamiglio e D’Alterio, due difensori. Reti salutate a distanza dall’entusiasmo dei tifosi rossoblù, molti dei quali al Pinto di Caserta (tra i presenti anche il sindaco Del Gaudio) per seguire in diretta televisiva il match. L’avvio è vivace con la Casertana che sembra subito avere una marcia in più. Maiuri e Fabiano optano per i moduli prediletti: 4-4-2 per i rossoblù con l’undici vittorioso (ai rigori) a Matera riconfermato in blocco e 4-3-3 per i torresi con diverse novità rispetto alla formazione ipotizzata alla vigilia.
La Casertana si affida soprattutto al terminale offensivo Palumbo, in avvio pericoloso due volte, e Ancione, schierato alle sue spalle e punito dalla mira (14’ e 17’). I centrali Salvati, ex di turno, e Allocca soffrono. Anche Varsi e Alvino lungo le corsie spingono e spesso mettono alle corde Speranza e Mannone. A centrocampo è battaglia. Sibilli detta i ritmi del gioco e quando la Turris è schiacciata nella propria trequarti di campo si posiziona a ridosso della difesa, mentre tocca a De Rosa, pericoloso in tre occasioni (gol annullato per fuorigioco nell’ultima), e Gasparini sostenere la manovra offensiva e, dunque, il tridente Postorino-Lacarra-Moxedano ben controllato dagli esterni rossoblù Cirillo e D’Alterio e dai centrali Pasquale Esposito e Scognamiglio.
La Casertana, nella zona mediana guidata per mano da Ruscio e Chiavazzo, fino al quarto d’ora è padrona del campo, come testimoniano le quattro occasioni capitate sui piedi di Palumbo e Ancione. Poi la Turris guadagna metri, rendendosi, però, pericolosa solo nell’azione del gol annullato a De Rosa.
La partita è piacevole. Ma a insistere è soprattutto la Casertana. Varsi è sfortunato su un tiro deviato in angolo da De Rosa (36’) ma il gol è nell’aria. Un minuto dopo, Scognamiglio, libero di saltare in area, con un colpo di testa sfrutta il cross pennellato da Cirillo. È l’ultima emozione prima dell’intervallo.
Nella ripresa la Casertana comincia attaccando e dopo appena un giro di lancette raddoppia con un gol da cineteca di D’Alterio. La reazione della Turris è affidata al neo entrato Falco (sostituito De Rosa) ma il tiro è deviato in angolo. Tatticamente non cambia nulla. Le squadre giocano a viso aperto. Le occasioni non mancano, ghiotta quella sui piedi di Palumbo, ma le difese hanno la meglio. E quando non ci riescono i difensori ci pensano i portieri: Sollo salva su Palumbo (30’), un minuto dopo è Longobardi a replicare alla grande su Moxedano. Poi l’espulsione (36’ st) di Lacarra per proteste e frasi irriguardose nei confronti dell’arbitro, l’errore di Gennaro Esposito, che fallisce il tris, la parata di Sollo su tiro di Varsi e la punizione calciata sul fondo da Moxedano. Alla fine abbracci e fair play in campo mentre all’esterno del Tomei si sentono i cori dei tifosi della Casertana giunti a Sora nonostante il divieto.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
