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La Turris riconquista i tifosi: «Vogliamo la Coppa Italia»

La squadra si è qualificata per la finale e affronterà i veneti del Delta Porto Tolle. Esplode l’entusiasmo in città

I tifosi si coccolano la Turris. E già sognano la trasferta di massa in occasione della finale di Coppa Italia di serie D, che si svolgerà giovedì 25 aprile. Un giorno festivo, che permetterà anche ai lavoratori-ultrà di seguire la squadra nella sfida unica contro il Delta Porto Tolle, la formazione veneta che contenderà ai corallini il trofeo tricolore. Quella coppa sfuggita due anni fa, quando la Turris fu sconfitta dal Perugia col minimo scarto (1-0).
Da allora è cambiato tutto: allenatore, presidente, perfino il nome (oggi in campo scende la Neapolis Torre ma per tutti è sempre la Turris). E dire che la stagione era iniziata con grande entusiasmo, grazie all’avvento di Mario Moxedano, il presidente che promette di riportare Torre del Greco nel calcio che conta dopo quasi quindici anni di purgatorio, con la squadra affidata a un allenatore torrese, quel Franco Fabiano reduce da due stagioni convincenti con l’Arzanese. Ma in campionato i corallini hanno vissuto vicende alterne e ora sono a otto punti dalla vetta.
A regalare soddisfazioni la Coppa Italia, che ha riportato la gente allo stadio. Ad Arezzo mercoledì c’erano 150 tifosi, una cinquantina dei quali arrivati a primo tempo quasi finito a causa di un guasto ad un treno intercity. «Il 25 aprile ci saranno le carovane», annunciano adesso i sostenitori. «Abbiamo riconquistato i tifosi – esclama Fabiano – e questo è il risultato più importante della partita di Arezzo. I ragazzi hanno interpretato al meglio la sfida. Ora ci resta la finale e ci arriveremo motivatissimi».
Negli ultimi tempi ci sono state anche delle incomprensioni con una parte della piazza e il tecnico, che qualche settimana fa aveva addirittura rassegnato le dimissioni. «C’è sempre un gruppo di tifosi che non si limita a contestare, come è nella loro piena legittimità – sostiene l’allenatore – C’è chi entra nel personale. E questo non mi va. Ma ai tifosi sento di dire una cosa col cuore: tenetevi stretto Mario Moxedano, un presidente che dà tutto per le sue squadre e che davvero può fare grandi cose a Torre, anche perché altrimenti qui il calcio rischia di sparire».
La Turris torna ad allenarsi questo pomeriggio in vista della sfida di domenica in trasferta contro i sardi del Progetto Sant’Elia. Ieri Fabiano ha concesso ai suoi una giornata di riposo. L’entusiasmo della piazza intanto coinvolge anche i giocatori. Sibilli ammette che con l’Arezzo «abbiamo fatto tesoro degli errori commessi in campionato». E l’assente dell’ultimo minuto, Raffaele Moxedano, colpito da una colica la notte prima della partita sostiene: «Ho già voglia di giocare la finale».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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