Caterina Balivo, tifosa azzurra doc: il Napoli è vincente e basta. Per la sfida di domenica con la Lazio sarà al San Paolo per «Quelli che il calcio».E in attesa dell’incontro, la primadonna del pomeriggio RaiDue,accetta di dare i voti ai giocatori azzurri in una ipotetica gara di appeal, fascino e bellezza.
Un voto alla squadra?
«In quanto a bellezza non si arriva alla sufficienza. Di carini direi che non ce
ne sono. E’ una squadra di tipi particolari. E di vincenti» .
Il Pocho, però, piace.
«Certo è il giocatore immagine, anche se Cavani ha fatto talmente bene che lo scettro ormai se lo contendono in due» .
Lei chi premia?
«Ho simpatia per Cavani. Ha un viso spigoloso che ti rimane impresso, di impatto. Quando lo vedo in campo penso che mi piacerebbe invitarlo a casa di mia madre per fargli mangiare i suoi gnocchi. Per farlo rimettere: lo vedo così magro, asciutto. Certo corre avanti e indietro come un dannato, ma credo mangi poco. Non conosce forse tutte le delizie della nostra tavola» .
E Santacroce?
«Anche lui molto asciutto. E lo vedo in televisione, figuriamoci da vicino» .
Tipi, dunque, ma autentiche bellezze no.
«Ma basta che vincano. Come donna, poi, di calciatori non ne ho mai capito nulla. Nel senso che sono così tifosa che il resto passa in secondo piano. Certo tratta di ragazzi che fanno un bel lavoro, ben pagati, hanno bei fisici, molti hanno testa. Ma io guardo oltre. Andavo allo stadio anche quando il Napoli era in C» .
Chi è il più comunicativo?
«In questo momento il più grande comunicatore è il presidente De Laurentiis. Un trascinatore. Mi piacerebbe averlo in un mio programma. La mia non è una trasmissione tecnica, ma un giorno chissà».
E se dovesse invitare un calciatore in tivvù?
«Invito Cavani»
E un allenatore?
«Mazzarri tutta la vita. Lui sì che ha capito tutto: poche parole, molto gioco di squadra» .
Certo non è un Adone.
«Non lo è. Ma è l’allenatore del Napoli e tanto mi basta» .
Ma i belli non le piacciono?
«Certo non posso dire che Mazzarri sia più bello di Leonardo, che nella mia classifica se la batte con Mourinho» .
Tenebrosi e intellettuali.
«Sì. Ma ora ho una confessione da fare» .
Prego.
«Da piccola ho tifato Juve. Avevo 8 anni ed ero pazza di Stefano Tacconi» .
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Corriere del Mezzogiorno
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