Tullio Morello, gip del tribunale di Napoli, era uno dei 2099 presenti nel settore dei tifosi ospiti allo Juventus Stadium. Rientrato da Torino, ha pubblicato su Facebook alcune foto nelle quali si vedono juventini agitare sacchetti della spazzatura verso i napoletani e minacciarli con inequivocabili gesti. «Davvero pensiamo che uno stadio nuovo possa cambiare il calcio?».
Dottor Morello, perché ha pubblicato queste foto?
«Perché si abbia una percezione chiara e ampia di quanto è accaduto in uno stadio che viene definito moderno e sicuro e nel quale, invece, i tifosi ospiti sono ad appena un metro dagli juventini, divisi da una vetrata. Sabato sera abbiamo assistito a scene assurde, come l’esibizione di quei sacchetti della spazzatura o le minacce rivolte al nostro settore, dove c’erano donne e bambini, ovviamente spaventati. Tutto questo senza che gli steward intervenissero, anzi alcuni ridevano in questa situazione. Ma a chi spetta il controllo?».
Sono accuse gravi.
«Racconto fatti accaduti e documentati. Certi comportamenti sono punibili con il Daspo: chi ne terrà conto?».
La Juventus ha diffuso le foto dei bagni danneggiati nel settore ospiti sabato sera.
«Le regole devono valere ovviamente per tutti e siamo indignati per quanto è accaduto: è giusto che paghino coloro che hanno danneggiato i servizi pubblici nello stadio della Juve. Su questo nessuno ha dubbi, così come è doveroso che vi sia la giusta attenzione sull’accoglienza riservata ai tifosi del Napoli. Anche da parte di sostenitori meridionali della Juve perché ce n’erano tanti tra quelli che ci hanno insultati».
Quali provvedimenti si aspetta dall’ex magistrato Tosel, giudice sportivo della Lega di serie A?
«Purtroppo questi episodi non si sono verificati per la prima volta a Torino o in altri stadi settentrionali. Bisognerà vedere quali saranno le segnalazioni degli inviati della Procura federale a Juventus-Napoli. Mi sembra che finora non sia stato fatto abbastanza sul fronte del razzismo e non parlo soltanto di quanto dobbiamo sopportare noi napoletani, ma anche di quanto hanno subito calciatori come Balotelli, finché ha giocato in Italia».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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