Perché questo non può essere un paese per “vecchi”… Il Terzo Millennio e un calcio che ha tracce ricorrenti d’antichità: veleni sparsi nelle aree di rigore, il senso sprecato dell’equità, gli errori (pure umanissimi) ma anche i sospetti (leciti); e mentre intorno è Napoli-Juventus, e il San Paolo diviene l’ombelico del mondo, il “modernismo partenopeo” è nel De Laurentiis che – attraverso Kiss Kiss – apre un laboratorio a cielo aperto e rimuove ogni limite: «Io penso che gli arbitri facciano il massimo e che debbano essere aiutati. Però un intervento si deve: in tal senso, proverò a chiedere alla Federazione di tentare un esperimento con la moviola in campo. Si potrà provare in estate, con le amichevoli, e verificare se l’idea possa essere applicata e se potrà essere utile in determinate circostanze».
OCCHIO ELETTRONICO – Sei uomini (tra arbitri e assistenti) per starsene ancora con la testa tra i nuvoloni del dubbio, per vagheggiare nel vuoto, per ritrovarsi assediati dall’incertezza: e la dimensione compiuta dell’iniquità e tormenti e tormentoni che ricompaiono e che invece si potrebbero spazzare via sposando il metodo-De Laurentiis: «I direttori di gara vanno aiutati». Napoli-Juventus è la madre di tutte le partite, è un’ora e mezza vibrante, è una rivalità che torna e che gonfia la vigilia, è un caleidoscopio che contiene un semestre di strafalcioni arbitrali e che trascinano di corsa ad illuminare la sagoma di Daniele Orsato: «Al quale non va messa pressione addosso: lui è uno dei migliori e sono certo che dirigerà in maniera impeccabile. Anzi, spero che, come suol dirsi, lo faccia all’inglese, fischiando poco e lasciando scorrere il gioco veloce, in maniera da favorire lo spettacolo».
SHOW MUST GO ON – Sessantamila o giù di lì e sarà calcio da gustarsi appieno, perché Napoli-Juventus non ha mai tradito e in quel decennio che ormai è alle spalle (e che De Laurentiis ha attraversato) s’è sempre concessa con generosità. «Grandi match, persino nei tornei estivi: e poi c’è stata la serie B, c’è stata la promozione a braccetto, ci sono state gare che hanno sempre avuto enorme fascino, sia quando abbiamno vinto che quando invece si sono imposti i bianconeri. Sarà pure stavolta così, una gara da disputarsi all’insegna della massima sportività: sarà uno spettacolo. Noi stiamo facendo bene, io ai ragazzi, dopo la sconfitta con la Fiorentina, ho fatto i complimenti e dato un premio, perché avevano onorato la maglia e meritano l’applauso del San Paolo. E’ questo lo spirito giusto. Sì, lo sento è una partita che possiamo vincere». Perché non sia mai un paese per vecchi…
Fonte: Corriere dello Sport
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