La sentenza della Corte Federale della Figc ha ridato i due punti al Napoli e tolto la squalifica a Cannavaro e Grava. Al di là dell’impegno della staff legale della società partenopea, non v’è dubbio che il vero vincitore della contesa è stato l’avvocato Eduardo Chiacchio, difensore di Matteo Gianello, il quale ha visto accolta la sua tesi. Infatti, il reato di Gianello è stato derubricato da tentato illecito a semplice lealtà sportiva. Una vittoria per tutti. Per il Napoli, di cui Chiacchio è tifoso, per i due calciatori azzurri Cannavaro e Grava, che hanno visto cancellata d’incanto la loro squailfica, e per Gianello, che s’è vista ridotta la squalifica da tre anni e tre mesi a ventuno mesi.
Eduardo Chiacchio è molto noto negli ambienti calcistici per essere stato lui stesso un calciatore, approdato anche nelle file professionistiche con le maglie di squadre campane, prima in serie D e poi in C2. Sucessivamente sarà costretto ad abbandonare definitivamente il calcio giocato. Una carriera calcistica di un certo prestigio la sua, iniziata in serie D nella stagione 78/79 con la maglia della Frattese (Canè allenatore). Tra i suoi compagni di allora il portiere Simonelli, poi allenatore di diverse squadre di serie C campane, il centrocampista Albano, proveniente dal vivaio del Napoli con il quale aveva debuttato in serie A, Matrullo, D’Agostino e Cangiano. L’anno successivo alla Frattese arrivò l’allenatore Peppino Caramanno, un siciliano tosto, tra i primi ad introdurre la zona in Italia. Caramanno forgiò una squadra eccezionale dal gioco altamente spettacolare.
Vinse largamente il campionato di serie D prevalendo sul Campania Ponticelli di Morra Greco. Compagno di Eduardo Chiacchio quell’anno fu il difensore Marco De Simone, poi approdato nel Napoli di Maradona. Il capocannoniere della squadra fu il terzino Cellucci, enormemente valorizzato dal modulo di Caramanno. E’ da dire però, per onor del vero, che Caramanno non aveva in grande connsiderazione Eduardo Chiacchio che era, sì bravo ad andare in gol, ma che non s’inquadrava perfettamente nello schema di gioco del tecnico siciliano. Ci fu anche qualche litigio verbale con il presidente della Frattese, Raffaele Crispino, venuto a mancare nei giorni scorsi, proprio su questo punto. Dopo l’esperienza alla compagine di Frattamaggiore, Chiacchio continuò la sua carriera vestendo le maglie di Battipagliese e Grumese , non trascurando gli studi giuridici.
Qualche anno dopo infatti, anticipatore dell’atalantino Guglielmo Stendardo, si laureò in giurisprudenza. Scelse ovviamente di rimanere in ambito sportivo. All’inizio fece da procuratore legale a diversi calciatori, successivamente preferì specializzarsi nel diritto sportivo. Tra le squadre difese in sedi legali da Chiacchio spuntano la Salernitana, Sorrento, Cavese, Nocerina , Paganese e per un certo periodo anche il Napoli.
Un curriculum di tutto rispetto, dunque, nel quale si sintetizzano le numerose esperienze di calciatore e quelle delle aule di tribunale. Ieri la sentenza che ha visto la vittoria del Napoli gli ha dato il giusto clamore ed una grande visibilità dal punto di vista mediatico. Qualcuno si è maliziosamente chiesto: perchè Chiacchio non fa parte dello staff legale della società azzurra?
Gregorio Di Micco
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro