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La storia di Antonino Di Leva

Talento sorrentino che merita la serie A

Il padre Luigi, bagnino d’estate al lido “Leonelli’s Beach”, lo iscrive alla scuola calcio del Sorrento all’età di cinque anni.  Le sue “illuminazioni” col pallone tra i piedi colpiscono già in tenera età nella categoria “Primi Calci”. Di Leva, infatti, si trova sempre a giocare con i più grandi, dai primi passi in Primi Calci e Pulcini fino alla Primavera. Quando militava nella categoria Esordienti, l’allenatore Maresca coinvolge Di Leva in un aneddoto divertente ma rilevante. Antonino, infatti, si diverte a calciare verso l’incrocio dei pali nella porta occupata da Mirante, attuale portiere del Parma in serie A e recentemente convocato da Prandelli in Nazionale. Nel 2002, i club del Nord cominciano ad annotare il talento di questo ragazzo di Sorrento, che all’epoca aveva appena undici anni. Il Modena all’epoca militava in serie A e l’osservatore della società emiliana Vincenzo Eramo lo chiama per uno stage a Roma. Il Modena non aveva osservatori in Campania. Il trequartista del Sorrento intanto continua a dimostrare le sue enormi qualità; magistrali punizioni, dribbling ubriacanti, gol ed assist per un mancino naturale che calcia agevolmente anche di destro, attirano l’attenzione di tanti club. Di Leva finisce sotto l’osservazione della Juventus. Il trequartista sorrentino ormai milita nella categoria Giovanissimi e la società bianconera lo convoca per il famoso torneo di Bastia Umbra. La Juventus vinse quella competizione, a cui partecipavano anche Liverpool e Glasgow Rangers, battendo l’Inter in semifinale e l’Atalanta in finale. Antonino Di Leva mostra grande entusiasmo per l’organizzazione del settore giovanile della Juventus, all’epoca diretto da Ciro Ferrara. Il trasferimento alla società torinese, che sembra imminente, non si concretizza perché comincia a scatenarsi la concorrenza. Il Napoli invia un fax al Sorrento, dimostrando l’interesse per il calciatore. Di Leva si presenta ad un raduno al campo “Luigi Vitale” di Casoria. Caffarelli, all’epoca responsabile del settore giovanile, esprime un giudizio positivo sulle qualità del giocatore e lo convoca per uno stage di cinque giorni a Sant’Antimo. Il ragazzo e la famiglia preferiscono non abdicare agli impegni di scuola e lavoro, ma soprattutto sono ancora attratti dalle sirene juventine. Il Napoli ha la responsabilità di non avere il coraggio di rischiare per convincere il ragazzo ad indossare la maglia azzurra. Si fa sotto anche l’Inter; Beppe Baresi, che gestiva il settore giovanile, si dichiara innamorato delle qualità di Di Leva. Tra i tanti pretendenti, nessuno riesce a spuntarla. Di Leva rimane a Sorrento, dove disputa il campionato Allievi Nazionali (stagione 2006-07). In quella compagine militava anche Ciro Immobile, che grazie agli assist ed agli spunti del trequartista, realizza 26 gol. Il Sorrento vinse il girone e si qualificò per i play-off. Era la prima ed unica volta che una società, che militava in serie C2, si qualificava per le fasi nazionali, che si disputarono a Gallipoli. Il traguardo fu raggiunto dopo aver battuto il Torino (0-3 in Piemonte, 2-2 all’andata). Il Sorrento in Puglia batte la Roma 1-0, ma per qualificarsi deve superare il Genoa. La compagine rossonera, in vantaggio per 1-0, si fa rimontare dai liguri, che vincono 2-1. Il presidente Castellano, prima delle fasi nazionali, aveva promesso alla Juventus Di Leva, convocato nell’under 17, in cui giocava anche Macheda.

Dopo Sorrento-Genoa, però, a Gallipoli il club di Preziosi decide di offrire una cifra importante al club campano, che sembra disposto ad accettare. Quando, però, il ragazzo sembra in procinto di passare al Genoa, Garrone decide di soffiarlo ai cugini. Il patron della Sampdoria mobilita le sue amicizie con l’Msc, sponsor del Sorrento, e porta in maglia blucerchiata un talento in cui crede fortemente, strappandolo anche alla Fiorentina. Nella stagione 2007-08 Di Leva, negli Allievi Nazionali della Sampdoria, realizza sette gol nelle prime sei partite.

Alla settima giornata, contro il Novara, purtroppo Antonino si rompe il crociato e si deve concedere un lungo periodo di stop. Il giorno dopo l’incidente, la Sampdoria di Marotta e Paratici riscatta il giocatore acquistato in prestito, mostrando di credere nelle potenzialità del giovane calciatore. Il talento sorrentino rientra nell’estate del 2008, va in ritiro a Parma con la primavera di Fulvio Pea. I primi appuntamenti importanti sono il torneo “Papa Woytila” in Sicilia, ma soprattutto la De Cecco Cup, che si gioca a Pescara ed è ripresa dalle telecamere di Sky. Di Leva realizza un bellissimo gol contro il Milan e si afferma come promessa del calcio italiano. La Primavera, in quella stagione, con l’aiuto anche di Marilungo, conquista lo scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa. Nessuna compagine era mai riuscita ad ottenere questa “tripletta”. I blucerchiati perdono la “Viareggio Cup” in finale contro la Juventus 4-1 ed il gol della Sampdoria lo realizza proprio Antonino Di Leva. Decisivi per i bianconeri i due gol di Immobile, ceduto in prestito al Siena in questa sessione di mercato. Nell’estate del 2009 la sua esperienza in maglia blucerchiata comincia a subire dei contraccolpi. Arrivano a Genova dei ragazzi classe ’90 provenienti dall’Est dell’Europa (Estonia, Lituania) e Di Leva viene accantonato. Il talento sorrentino subisce uno strappo al quadricipite e non è curato tempestivamente dalla società; la famiglia deve provvedere alle spese per curarlo. Di Leva è tenuto ai margini per l’intera stagione dal tecnico della Primavera Aglietti, attualmente all’Empoli in serie B. Il ragazzo, desiderato e coccolato dalla società blucerchiata, è messo da parte.

A fine stagione, dopo essersi assicurato il diploma di scuola superiore con 87/100, Di Leva si svincola e si trasferisce al Bari, dove credono in lui il responsabile del settore giovanile Palmieri e l’allenatore della Primavera Maiellaro, ex trequartista. Infatti, Antonino Di Leva è l’unico ragazzo della Primavera a firmare un precontratto, che gli garantisce i minimi federali. La Primavera del Napoli affronterà il Bari di Di Leva in Coppa Italia il 15 e 29 Settembre con gare di andata e ritorno. La Primavera del Bari gioca con il 4-4-2, Maiellaro ha chiesto a Di Leva di fare l’esterno; in prospettiva potrebbe approdare anche in prima squadra con Ventura, dove potrebbe adattarsi al ruolo di seconda punta o proprio di esterno di centrocampo. Glielo auguriamo; nessuno può dire che non sarebbe un traguardo sudato. In bocca al lupo, Antonino.

Vi mostriamo un video in cui è presente anche il gol contro il Milan alla “De Cecco Cup” nel 2008:

 

Ciro Troise

 

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