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La storia del DS Antonio Governucci, dalla Promozione al Foggia, senza mai fermarsi

La salvezza con il Montella, l'imbattibilità con il Gladiator e adesso il Foggia. E non è finita qua...

Secondo appuntamento per la rubrica sui personaggi calcistici campani più importanti. Dopo aver raccontato la storia dell’allenatore Ciccio Troise (clicca qui per leggere), oggi è il turno di un altro uomo di calcio, protagonista nella cavalcata del Gladiator in Serie D della scorsa stagione. Anche grazie al suo lavoro, la squadra sammaritana del presidente Lazzaro Luce ha sfiorato la Lega Pro, restando alle spalle solo dell’Ischia, vera e propria corazzata di categoria superiore. Il soggetto in questione è Antonio Governucci, direttore sportivo di professione, ex calciatore, consulente, responsabile scouting e chi più ne ha più ne metta. Bruciare le tappe è difficile, ma il napoletano di Ponticelli c’è riuscito. A soli trentadue anni vanta già un curriculum decennale: quando si ha una marcia in più, tanta voglia di fare, passione e determinazioni, si esce fuori e si ottengono grandi risultati. E i napoletani in questo sono maestri…

Ma parliamo adesso di Antonio. Nato a Napoli, originario del quartiere Ponticelli, il 5/11/81, brucia le tappe anche nella vita privata, in quanto già sposato con figli. Ex calciatore, centrocampista mancino dai piedi buoni, specialista nei calci piazzati, girovaga nel Sud Italia tra Caltagirone, Policoro, Cirò Marina, ma intorno ai 22 anni si rende conto che più che in campo la sua bravura è un’altra: scovare calciatori in giro per l’Italia. Preso dalla Juve Stabia per la quale cura il settore giovanile, decide di iscriversi ad un corso per direttori sportivi, nonostante in molti lo vedessero come un ottimo procuratore. Nel 2004, in contemporanea al corso per diventare direttore sportivo, decide di aprire una scuola calcio nel suo quartiere, Ponticelli. I suoi giovani gli regalano tante belle soddisfazioni, arrivando alle finali regionali con Allievi e Giovannissimi. Alcuni ragazzi riescono a realizzare i loro sogni e vengono ceduti a società di categorie importanti. La sua avventura da DS comincia nel 2003 in una piazza importante e blasonata come Capua, dove il presidente Guarino aveva chiesto una salvezza tranquilla. Con dieci calciatori ed Alfonso Pepe in panchina, tutti portati dal DS Governucci la squadra ottiene un miracoloso terzo posto. Nel 2004 arriva una chiamata irrinunciabile da Roma, la Cisco, ex Lodigiani lo vuole come responsabile degli osservatori, mentre nel 2005 anche il Perugia si avvale delle sue consulenze per il Sud Italia. Nel 2006 il ritorno in Campania: il Gladiator lo chiama e con lui ottiene il secondo posto nel campionato di Promozione. Dopo una consulenza a Gragnano e un’avventura mai cominciata a San Giorgio a Cremano, il Sanità lo chiama per la rinascita: dalla Prima Categoria la squadra torna in Eccellenza. L’anno successivo è artefice anche della miracolosa salvezza del Montella (denominato in quel momento storico Ariano Irpino), con la vittoria finale del playout contro il Saviano nella splendida cornice del “Menti” di Castellammare di Stabia. Nel secondo anno in Irpinia viene formata una splendida corazzata con calciatori del calibro di Gigi Molino, di Galliano, di Montuori e di Esposito e di Gaetano Letizia (esterno destro del Carpi): dopo un girone d’andata da veri protagonisti con un gran secondo posto, nel girone di ritorno arriva un deludente quinto posto, colpa di troppe cessioni sciagurate. Nel 2009 conosce il presidente Lazzaro Luce al Real Suessola, mentre nel 2011 vince il campionato con l’Acerrana, superiore anche ad una fortissima InterCasertana. Nel 2012 l’occasione della vita: il Gladiator in Serie D con Luce alla presidenza. I risultati sono spaventosi, la prima squadra ottiene il record europeo d’imbattibilità con 31 risultati utili consecutivi. L’incredibile lavoro svolto a Santa Maria Capua Vetere porta grandi risultati non solo in prima squadra, ma anche agli Allievi, che vincono la Coppa Italia battendo la Battipagliese e alla Juniores. A fine stagione arrivano i giusti riconoscimenti: l’Aiac gli assegna il premio come miglior DS dell’anno. Tanti i contatti di Governucci anche a livello internazionale:  nel 2008 porta a termine un’operazione in Romania, portando dalla Viribus Unitis all’Arges Pitesti Youssouf Kamarà, ex calciatore del Napoli. Ora Governucci lavora al Foggia, in Seconda Divisione, con il ruolo di responsabile scouting in Campania, in linea diretta con il DS Di Bari, Con Giuseppe Materazzi e Pasquale Padalino, aiutando nel frattempo il Campania Ponticelli, squadra di Promozione, del suo quartiere, non dimenticando le sue origini. Dalla Promozione alla Lega Pro, ma siamo sicuri che siamo ancora all’inizio…

A cura di Dario Gambardella.

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