Si fa in fretta a giochicchiare con il nulla: perché se ne mancano dodici, in giro con le Nazionali, è complicato buttar giù uno straccio di schema. E allora si pensa al Parma e lo si fa in maniera alternativa, dialogando un po’: parla Mazzarri, oppure ascolta, come se il campetto di Castelvolturno fosse un confessionale. Un modo per intrufolarsi ancora più prepotentemente negli anfratti del proprio Napoli, per capirne gli umori e per rivelarne nuove esigenze. Poi, in campo: aspettando quei dodici che arriveranno in giornata – e qualcuno forse domani – e dunque si passerà alla fase attiva, a scegliere il vice-Aronica (squalificato) che presumibilmente sarà Britos; e poi a valutare le condizioni del resto del gruppo, sfiancato magari dal viaggio per raggiungere le rispettive Nazionali. Non c’è ombra di turn-over, al momento: ma chi può dirlo? La formazione rimane comunque avvolto in un cono d’ombra, la si può presumere, protandosi appresso qualche dubbio a sinistra tra Dossena e Zuniga (che rientrerà da Miami, dunque stanco e con un antagonista in condizione).
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