Il Napoli sul Lungomare. Il Napoli della città e (soprattutto) dei cittadini più giovani. Calciatori in erba, aspiranti campioncini o semplicemente bimbi dai 5 ai 9 anni con un pallone in mezzo ad altri bimbi, in una delle massime espressioni del concetto di felicità e avvolti nel mantello azzurro della passione. Beh, è questa l’idea che tra le altre sta impegnando le giornate del direttore del settore commerciale e marketing (mkt) del Calcio Napoli, Alessandro Formisano: favorire l’interazione e le attività estive dei ragazzi, dei più piccoli, grazie a una serie di strutture adeguate e con la benedizione del Golfo. Il progetto, in continua evoluzione e studiato nella massima segretezza, è pressappoco questo: organizzare una sorta di Napoli Camp sul tratto di Lungomare chiuso al traffico, in un periodo compreso tra i mesi di luglio e agosto. Bimbi e palloni. Come a Copacabana.
IL PROGETTO- E allora, alla scoperta di un’iniziativa unica, nel suo genere; un’iniziativa che abbinerebbe l’appeal dell’azzurro del Napoli e il colpo d’occhio del Lungomare riconosciuto da sempre come il più bello del mondo. Una passeggiata restituita alla città, ai cittadini e agli sportivi che ogni giorno e ogni sera, troppo spesso in un totale deserto di strutture e attività ricreative, percorrono il tratto di asfalto affacciato sul mare di corsa o in bicicletta. Ai più giovani che, come nella migliore delle tradizioni, improvvisano sfide e partitelle di calcio per strada. Così, d’amblè. Ecco, è proprio in questo filone che s’inserisce il progetto di Formisano, in accordo con il presidente De Laurentiis e in onore alla consolidata sensibilità del Napoli nei confronti del territorio: arricchire il puro svago con un’organizzazione e con una serie di strutture a supporto, avvicinando così i bambini della città al calcio e alla passione azzurra.
I DETTAGLI- Nella fattispecie, il club allestirebbe due campi di calcetto in erba sintetica su uno dei segmenti del tratto di Lungomare chiuso al traffico, e fornirebbe a supporto anche tutto il materiale tecnico necessario, oltre alle risorse umane (tutte altamente qualificate): staff tecnico, atletico e personale medico dotato, ovviamente, di ogni tipo di strumento necessario al soccorso (dai defibrillatori alle ambulanze). Capillare anche l’organizzazione delle attività: corsi di calcetto a orari prestabiliti, con tanto di preparazione fisica, a prezzi decisamente popolari e con la possibilità di permettere ai bimbi delle famiglie meno abbienti, segnalate dal territorio o magari dalle parrocchie, di accedere gratuitamente.
LA SEGRETEZZA- Un impegno notevole, dunque, ma un’iniziativa davvero entusiasmante che Alessandro Formisano sta studiando in ogni particolare e con estrema segretezza insieme con una serie di sponsor e fornitori, in attesa di definire il progetto in tutti gli aspetti, nonché una presentazione in grande stile. Per la città, e per tutti coloro che negli ultimi mesi hanno cominciato a vivere con le famiglie l’isola pedonale con frequenza e piacere nonostante la carenza di attività, sarebbe il modo migliore di usufruire dei benefici dello sport e della gioia del calcio, sotto l’egida del club azzurro. Uno dei patrimoni più preziosi di Napoli. L’amore folle che conquista senza età.
CHE IMPEGNO- Dunque, la passione e i progetti non vanno in vacanza. E mentre la squadra lavorerà a Dimaro e poi sarà impegnata in Cina, in Supercoppa, e nella preparazione del campionato, i più giovani aspiranti calciatori della città potranno idealmente sentirsi ancora più vicini a Cavani, Hamsik e a tutti gli altri sul Lungomare. Un Lungomare sempre più tinto d’azzurro. Come il Golfo e come il Napoli.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.