La maglia azzurra della Nazionale di Devis Mangia, certo, ma anche quella del Napoli. Anzi, soprattutto questa. La sua seconda pelle. Nel ritiro della Under 21 in Puglia parla Lorenzo Insigne.
«Lo scudetto? Non ci pensiamo, ma sappiamo di essere un ottimo gruppo. Fino ad adesso stiamo disputando della gare eccezionali e speriamo alla fine di conquistare qualcosa di importante: noi non facciamo calcoli, ovvio che da qui alla fine vogliamo vincerle tutte. Sabato noi andremo in campo con la Lazio conoscendo il risultato dei bianconeri contro la Fiorentina e cercheremo in ogni caso di vincere. Un vantaggio giocare conoscendo il risultato dei nostri rivali? Noi pensiamo solo alla nostra classifica, vince o perde la Juve noi vogliamo conquistare i tre punti all’Olimpico», spiega il piccolo fenomeno di Frattattamaggiore. Che aggiunge sorridente.
«Sono contento dello spazio che mi sta concedendo Mazzarri, tra i giovani della rosa sono quello che gioca di più e non mi lamento anche perché davanti a me ci sono giocatori come Hamsik, Pandev e Cavani dai quali ho tanto da imparare. E da cui tanto sto imparando, giorno dopo giorno. Allenarmi con giocatori che avevo visto in tv è un sogno. Da Cavani devo prendere la cattiveria sotto porta, il fatto che quando sente l’odore del gol diventa spietato».
Fa un dribbling diplomatico impeccabile appena gli chiedono del futuro di Cavani e Mazzarri. «Quello che succederà in futuro è una questione che riguarda loro e la società».
Il clima della Nazionale lo porta anche a parlare d’altro, della sfida ai tedeschi di questo pomeriggio: «Italia-Germania è sempre una partita piena di fascino e di grande interesse. La Spagna favorita per l’Europeo? Con gli iberici i miei compagni hanno giocato benissimo. La Spagna ha giocatori che stanno da due-tre anni ad alto livello, ma noi abbiamo un grande gruppo e ce la giocheremo in Israele». L’ultima battuta di Insigne è riservata a Zdenek Zeman, da cui è stato lanciato la scorsa stagione nel Pescara: «Mi dispiace che sia stato esonerato. Resta un grande allenatore. A Pescara ha trovato un gruppo di giovani che lo ha seguito in tutto e per tutto, cosa che non è successa a Roma. Se mio fratello Roberto avesse la possibilità di avere Zeman come allenatore, sarei molto felice…».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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