«Amo la città di Napoli e la società azzurra, voglio restare a lungo in questo club. Sono felice di aver raggiunto l’intesa sul nuovo contratto. Credo che, insieme ai tifosi, potremo gioire per i futuri successi del Napoli», ha scritto Hamsik sul suo sito ufficiale. Concetti che aveva già illustrato nel dopo partita con il Benfica al San Paolo. Hamsik sempre più bandiera del Napoli, sempre più simbolo azzurro: ha prolungato per altri due anni, ora il contratto scadrà il 2018 e non è stata inserita la clausola rescissoria. Ritocco all’ingaggio, cifra che adesso si aggira di media intorno ai 3.5 milioni annui, considerando la base del contratto di 3 milioni e i bonus. Un contratto da top player per Marek, intesa già tracciata per grandissime linee durante il ritiro a Dimaro: cifra che salirà gradualmente nei prossimi cinque anni e con diversi incentivi inseriti nel contratto. Per Marek altri cinque anni di Napoli davanti a sè: la possibilità di battere il record di presenze in maglia azzurra e anche il record di gol, ora nel mirino lo slovacco ha rispettivamente Bruscolotti e Maradona. Adesso non sono più irraggiungibili, Hamsik di presenze ne ha collezionate 262 e di reti ne ha segnate 71. Questo è il settimo anno azzurro per Marek, il matrimonio però non è entrato in crisi, anzi lo slovacco ha rafforzato il feeling con il presidente azzurro De Laurentiis e se restasse fino all’ultimo giorno del contratto sarebbero ben dodici gli anni in maglia azzurra. Hamsik ha ancora tanto Napoli davanti a sé, a scadenza contratto avrebbe trentuno anni e quindi potrebbe ancora giocare a Napoli. Vuole battere tutti i record e soprattutto vuole vincere qualcosa con il Napoli. «Lo scudetto non lo prometto ma lo sogno», ha avuto modo di dire Marek. Il campione della porta accanto, vive a Castelvolturno, a due passi dal centro sportivo. Ieri per lui la giornata di sempre vissuta in famiglia, un salto al supermarket, poi il ritorno a casa. Sempre disponibile sempre sorridente, sempre misurato nei suoi atteggiamenti sia dentro che fuori dal campo. Non gli piace catalizzare le attenzioni ma spostarle su tutta la squadra. Il suo concetto è chiaro, per vincere non basta un giocatore, occorre una squadra forte. Marek infatti gioca per la squadra. «Napoli è la mia seconda casa», ha ripetuto più volte. Concetto che ha ribadito in maniera chiara anche al suo procuratore Venglos. La sua ferma volontà è stata sempre quella di giocare a Napoli, nel Napoli: lontanissima la tentazione Milan di due estati fa. Marek poco dopo rinnovò con il Napoli e ora ha nuovamente prolungato l’intesa. L’annuncio di De Laurentiis sul profilo Twitter e la foto del brindisi con Marek. «Con Hamsik è un matrimonio perfetto. Grande uomo, grande professionista, grande calciatore che onora la maglia del Napoli». «Una maglia che Marek è felice e soddisfatto di onorare. Abbiamo rinnovato il contratto estendendolo fino al 2018», i due tweet di De Laurentiis sul suo profilo. La gioia di Marek è qui: la famiglia, la moglie Martina Franova, ex giocatrice di pallamano, i due maschietti Christian e Lucas. L’amore per il calcio, i sette anni di Napoli, la crescita straordinaria anno dopo anno e ora la completa maturazione. Con Benitez è il fulcro del Napoli, come lo era con Mazzarri, adesso però il suo ruolo è leggermente diverso perché è cambiato il modulo. Marek gioca da trequartista alle spalle della punta centrale, gioca nei tre di attacco a sostegno di Higuain. Il presente e il futuro, contro il Benfica lo slovacco ha cominciato la partita con la fascia di capitano, poi lasciata a Cannavaro a inizio secondo tempo. Marek ormai napoletano a tutti gli effetti, il vero idolo dei tifosi, un’icona anche per i giovanissimi con la sua cresta. La passione per i tatuaggi, si è fatto raffigurare l’immagine della coppa Italia vinta a Roma contro la Juve. E ha già pronta quella con lo scudetto.
Fonte: il Mattino
La Redazione
S.D.
