Queste sono ore speciali per il Napoli, calato quasi con imbarazzo e genuino entusiasmo nei panni di chi scopre di essere alla vigilia delle partite-chiave della stagione. E il ciclo inizia sotto il segno di Aurelio De Laurentiis che ieri ha parlato a Radio Marte, emittente ufficiale del club partenopeo. Il patron si traveste, al solito, da portavoce per gli annunci che contano: «Vargas sta arrivando, il contratto è stato depositato in mattinata in Lega e sarà a Napoli entro fine settimana». Il presidente capisce di dover anche frenare le aspettative sul cileno che arriva in Italia con l’etichetta di “mister 11,5 milioni”: «Forse prenderà parte alla gara di Coppa Italia (potrebbe andare in panchina, ndr) ma ai tifosi dico: facciamolo crescere con calma, sosteniamolo finché non ingrana. Appoggiamolo da bravi genitori».
Il momento è magico. La gara con il Palermo alle porte: una vittoria nel derby del Sud per tornare a volare. E il presidente coglie al volo l’occasione per tessere le lodi del suo allenatore: «Mazzarri è una forza della natura, è estremamente coinvolto nel lavoro che fa: io lo stimo e lo apprezzo tantissimo. Quello che più mi piace è la sua incisiva concentrazione». De Laurentiis non si ferma nel portare alla ribalta i meriti di Mazzarri per il lavoro fatto. Dietro le parole, ovvio, c’è anche la fierezza per averlo portato nel Napoli: «Al mio tecnico lascio il compito di gestire il presente e le partite, il nostro allenatore interpreta in maniera fantastica la mia filosofia». Eppure nessuna frase sul prolungamento del contratto che scade nel 2013. Mazzarri e De Laurentiis non hanno ancora parlato del futuro, anche perché in fondo non c’è fretta: il nuovo accordo è stato siglato appena 9 mesi fa.
Il presidente sposta l’attenzione sul mercato. E qui i toni variano, a secondo dell’argomento: «Maggio ha firmato il rinnovo del contratto non fino al 2014 ma fino al 2015 e sono felice. Tra poco annunceremo il prolungamento dell’accordo di Hamsik – dice dando per scontato che la trattativa con il manager dello slovacco Venglos non subirà interferenze – Ho parlato a lungo con Bigon per le strategie di mercato: abbiamo la finestra aperta sul mondo».
E qui l’umore cambia: «I pezzi migliori non si toccano. Le presunte offerte sui nostri gioielli mi hanno stancato, nessuno mi ha mai chiesto niente. Ci sono anche guerre tra procuratori e fanno questi giochi buttando l’esca». Un monito preciso: giù le mani dal mio Napoli.
E per questo ricorda: «Quando ho voluto Cavani, mi sono mosso senza intermediari o altro. Se ci fosse un presidente interessato a uno dei miei gioielli non gli resta che chiamarmi. A parlare si parla… Ma in realtà nessuno me li ha chiesti». Sugli obiettivi della stagione gioca a fare il modesto: «Non dimentichiamo da dove siamo partiti, è lecito sognare, ma restiamo sempre con i piedi per terra: siamo in tanti a inseguire certi traguardi e dobbiamo fare i conti anche con gli avversari. Noi dobbiamo essere sempre competitivi». Infine le coccole al suo ds Bigon: «Sono fiero di lui».
Fonta: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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