Fuori lo stadio:
«Come ti chiami?». «Peppino». «Quanti anni?». «Otto». «Allora chi segna?». «Marekiaro, Matador e Turboman». Sembra una sfida tra Manga giapponesi ma il conduttore di Radio Marte Gigio Rosa non fa una piega e annota. La rubrica «Chi segna, segna, s’adda segnà», assunto incontestabile del De Laurentiis pensiero, premia gli ascoltatori che «c’azzeccano» e fra loro gli under 14 impazzano. La scugnizzeria tifosa è il portafortuna del giovane Napoli Calcio. Si avvia allo stadio in marcia saltellante, aggrappata a mamme e papà, intabarrata in piumini imbottiti stile omino Michelin, avvoltolata in cappellini e sciarpe azzurre da dove spuntano solo nasi gelati. Piccoli tifosi crescono, sciorinano formazioni, discutono di tattica ma sono pronti a pianti disperati se strada facendo non ottengono le magliette del Pocho o di Kung Fu Pandev, assoluta new entry sulle bancarelle del baby tifo azzurro. Sugli spalti addentano paninozzi più grandi di loro e aspettano impazienti, prima ancora che il fischio d’inizio, l’ingresso in campo di quei tre bambinetti fortunati. Vorrebbero essere loro lì a stringere la manona del capitano, addosso la divisa ufficiale e l’aspetto fiero.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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