Non erano stati mai a parlare tanto dopo una serie di sconfitte e prima di riprende gli allenamenti. Un’ora circa. Mazzarri al centro dello stanzone, i calciatori e lo staff tecnico intorno. E quasi sempre il tecnico a tenere la parola. Con toni suadenti, persuasivi, morbidi. Più che un faccia a faccia aspro all’indomani della quarta sconfitta di fila, si è trattato di un confronto aperto, democratico, amichevole. Del resto, i calciatori erano già mortificati abbastanza dopo l’esclusione dalla Coppa Italia ed un altro capitombolo davanti ai propri tifosi. Non serviva il bastone, bensì solo capire cosa stava succedendo in quel gruppo colpito da improvvisa disistima; quanto avesse inciso l’incredibile storia che ha coinvolto i due compagni di spogliatoio, il capitano Cannavaro e l’amico per la pelle, Grava; come era possibile smarrire improvvisamente il filo del discorso tattico così ben retto fino allo scontro con l’Inter.
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