Il gioco del calcio a Genova sta diventando occasione per scatenare rabbia, proteste e violenza. Non solo quando una squadra, il Genoa, sta rischiando la retrocessione, come nell’indegna gazzarra di aprile, ma anche in occasione di festa. Sabato notte la città festeggiava il ritorno in serie A della Sampdoria dopo solo un anno di «purgatorio» in B, e i tifosi genoani, protagonisti di una rivalità che sfocia nell’assurdo, hanno «festeggiato» a modo loro, lasciando sul campo, non di gioco ma delle strade, cinque giovani della Sampdoria feriti, tre in condizioni gravi.
Un gruppo di genoani, se vogliamo continuare a chiamarli così e non più semplicemente e realisticamente delinquenti, hanno affrontato armati di coltelli e bottiglie, in via Geirato, i tifosi in festa della Sampdoria. Bilancio: cinque feriti doriani, due dei quali, colpiti a fegato e polmone, sono ora in rianimazione. L’aggressione è avvenuta attorno alle 23 di sabato sera all’altezza di una fermata del bus. Un gruppo di tifosi blucerchiati di una trentina di persone stava festeggiando nei pressi dopo essere uscito da un locale, l’Irish Clan, noto ritrovo di tifosi doriani. L’unico testimone, un carabiniere fuori servizio, ha dato l’allarme e ha riferito di avere visto solo la fase finale dello scontro con i tifosi sampdoriani affrontati da tre probabili tifosi genoani che non indossavano, però, sciarpe o vessilli rossoblù.
«C’è omertà assoluta. Nessuno ha parlato», dicono gli investigatori. Ci sono sospetti su un regolamento di conti. Secondo le forze dell’ordine, infatti, precedentemente a quanto visto dal testimone ci deve essere stato uno scontro tra gruppi di tifosi numerosi, come confermerebbe il numero dei feriti. Cinque persone – tutti sampdoriani (i genoani si sono dati alla fuga) – sono finite all’ospedale San Martino, due sono in prognosi riservata (ma non sono in pericolo di vita) per lesioni a un polmone e al fegato, un terzo è ricoverato per ferite da taglio con prognosi di un mese. Gli altri hanno prognosi di cinque e dieci giorni e sono stati dimessi.
Vittime ma anche sospettati i sampdoriani. I cinque feriti e altri due tifosi sampdoriani (sei altri sono stati fermati e denunciati per rissa aggravata. Per due di loro è scattata anche l’accusa di resistenza e lesioni. Gli inquirenti sono allarmati per la ricomparsa tra i tifosi dei coltelli. Un tragico rimando agli scontri in occasione di Genoa-Milan del 1995 in cui fu ucciso Claudio Spagnolo. E, soprattutto, negli incidenti tra genoani e sampdoriani non erano mai comparsi coltelli. Dei tifosi blucerchiati denunciati, uno risulta colpito da Daspo per danneggiamenti allo stadio mentre un altro era stato denunciato per lo scontro avvenuto circa due anni fa tra tifosi genoani e sampdoriani.
Il magistrato di turno in procura a Genova ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di triplice tentato omicidio e lesioni gravissime. Il magistrato ha anche disposto il sequestro di alcuni caschi da motociclista sporchi di sangue e spranghe rinvenute sul luogo della rissa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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