I giallorossi approfittano di due errori difensivi: autorete di De Sanctis e Campagnaro che si distrae su Osvaldo. Pali di Lavezzi (che poi esce per infortunio) e Lamela. Nel finale a segno Hamsik e Simplicio
Finisce con i 50.000 del S. Paolo bagnati e ammutoliti: il Napoli perde 3-1 contro la Roma e viene raggiunto in classifica dai giallorossi. Le due squadre sono ora seste, ma a 10 punti dalla zona-Champions. La Roma sfrutta al meglio due errori difensivi dei padroni di casa, poi controlla la gara in un primo tempo spettacolare e molto intenso. Nella ripresa il Napoli perde Lavezzi per un infortunio muscolare ma non si ferma: i suoi sforzi sono premiati dal gol di Hamsik, ma quando sembra possibile ancora la rimonta, allo scadere Simplicio archivia il match siglando il definitivo 1-3.
PASTICCIO NAPOLI, VANTAGGIO ROMA – Il Napoli lancia Hamsik-Cavani-Lavezzi contro la Roma, che risponde a sua volta con il trio offensivo Lamela-Totti-Osvaldo. Mazzarri sceglie Zuniga con Dossena in panchina, mentre Luis Enrique riporta De Rossi a centrocampo, inserendo Juan centrale al fianco di Heinze e propone Taddei al posto di José Angel a sinistra. Il primo tempo si muove su ritmi vertiginosi, con la Roma che “pesca” il jolly dopo 3′ e non si ferma più. Il Napoli ne prova parecchie, mette anche Hamsik davanti alla porta spalancata, ma chiude in svantaggio il primo tempo. Un vivacissimo Lamela propizia il gol dopo 3 minuti: saltati Campagnaro e Cannavaro, mette in mezzo un rasoterra sul quale intervengono goffamente Aronica e De Sanctis, e il pallone rotola in rete. La Roma ringrazia ma non ricambia. Anzi continua a macinare gioco offensivo e a sfoderare un potenziale micidiale, salvo non arrivare al tiro con altrettanta frequenza e pericolosità. Stessa musica sull’altro fronte: Lavezzi e C. costruiscono offensive guizzanti ed efficaci fino al limite, ma arrivati in zona tiro perdono efficacia. Tanto che Stekelenburg interviene soprattutto a fermare i cross di Maggio da una parte e Lavezzi o Zuniga dall’altra. L’unica conclusione pericolosa sarà alla fine solo quella di Maggio, col portiere pronto alla deviazione. In parità anche il computo dei pali: inaugura la serie Lavezzi al 33′ (su assist di Hamsik), replica Lamela al 41′. Ritmo e spettacolo non vengono mai meno, un po’ in ombra Totti e Cavani. Al 24′ la miglior occasione del Napoli per pareggiare: Zuniga mette in carrozza Hamsik, mettendogli sui piedi un pallone che chiede solo di essere spinto in rete, da due passi. Ma lo slovacco riesce a mandare altissimo. Totti, ancora alla ricerca del primo gol in questo campionato, va al tiro una sola volta, e non spaventa De Sanctis.
OSVALDO, GOL E ASSIST – La ripresa parte con un’azione conclusa in gol da Cavani, ma l’arbitro fischia prima per un presunto fallo di Maggio su Rosi. Poi un’altra ottima occasione per il Napoli, con Gargano che mette Lavezzi davanti alla porta ma l’argentino non riesce né a controllare né a concludere. E l’azione finisce lì. Con Lavezzi che deve pure lasciare il campo per un problema muscolare alla coscia destra. Al suo posto, dall’11’, c’è Pandev. La gara non perde intensità, nonostante il terreno reso viscido dalla pioggia appesantisca le gambe. Ci pensa Osvaldo a dare la svolta: al 14′ riceve da Totti un pallone che non sembra stregato, ma Campagnaro non intercetta e l’argentino di destro appoggia in rete. 2-0 e Roma che dà l’impressione di controllare agevolmente il match. Mazzarri prova allora la carta-Mascara (per Gargano), e il Napoli continua a spingere. Con Cavani che va alla conclusione (colpo di testa addosso a Stekelenburg) e poi si vede annullato un altro gol, questo per fuorigioco netto. Hamsik cerca il riscatto dopo il clamoroso errore del primo tempo. E il suo sforzo viene premiato: al 37′ lo slovacco dimezza il passivo, trasformando in gol (con un destro angolato) un assist di Zuniga. Il Napoli insiste in forcing, ma la Roma non molla. Totti nel finale lascia il posto a Viviani, poi arriva il tris giallorosso. Al 45′ Osvaldo passa a Simplicio, che con un destro da fuori (deviato da Cannavaro) batte ancora De Sanctis. Finisce in festa per Luis Enrique che, aspettando di poter imporre il proprio gioco, raccoglie tre punti pesantissimi.
Fonte: Gazzetta.it
La Redazione
M.V.
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