Un digiuno da interrompere. Zero gol in campionato, la voglia matta di sbloccarsi dopo le due perle in Champions League contro il Borussia Dortmund. Lorenzo Insigne è tra i più attesi nella sfida dell’Olimpico contro la Lazio. Uno stadio che gli porta bene: splendido il gol con l’Italia di Prandelli contro l’Argentina nell’amichevole di Ferragosto. Gol che sfiorò con il Napoli contro la Roma: fu fermato solo dal palo e comunque contro i giallorossi riuscì a fare la differenza.
Voglia di giocare e di segnare. Voglia di lasciare un segno importante nella stagione del Napoli e di costruirsi così la strada verso i Mondiali in Brasile. Un anno importante per Insigne, il secondo in serie A dopo quello di ambientamento con Mazzarri. Giocò molto l’anno scorso entrando diverse volte dalla panchina, sta giocando ancora di più con Rafa sia in Champions che in campionato. In campo sì ma sempre in alternanza con Mertens, in base al minutaggio dettato dal turnover e quindi senza continuità. Per il match di domani sera all’Olimpico si ripropone il ballottaggio tra Insigne e Mertens, anche se stavolta potrebbero giocare entrambi dall’inizio e in tal caso finirebbe lo spagnolo fuori o addirittura Pandev.
Si è soffermato molto sulle punizioni ieri mattina a Castelvolturno: Lorenzo si è alternato alla battuta con Callejon. Prende la mira, insomma, Marchetti è avvertito. A Dortmund è entrato e ha segnato dopo un paio di minuti, ha dato la carica mostrando come sempre carattere nelle partite dove si alza l’asticella. Nelle partite dure, quelle dove ci vuole carattere, Lorenzo c’è sempre, non si tira mai indietro, una garanzia. E contro la Lazio sarà una partita dura. La vittoria in Europa League ha rasserenato solo in parte l’ambiente bianconceleste: la Lazio è in ritardo in campionato e c’è la voce sempre più insistente di Petkovic prossimo allenatore della Svizzera.
Insigne lancia la sfida, lotta per un posto da titolare, contro la Lazio vuole esserci dal primo minuto. L’Olimpico è uno stadio speciale, non è da escludere che domani possa esserci proprio Prandelli, contro la Roma in tribuna c’era addirittura Maradona. Sicuramente ci saranno le persone a lui più care: il papà Carmine che non se ne perde una e i procuratori Ottaiano e Andreotti, anche loro sempre presenti.
Smaltita la delusione di Dortmund, un gol senza gioia per Lorenzo, nel dopo-partita in Germania tirò fuori tutta la sua voglia di rivincita. Pagina chiusa, quella contro il Borussia, mente proiettata alla nuova sfida. Lotta per una maglia da titolare, in campo dal primo minuto e protagonista fino in fondo con un gol decisivo. L’ultimo in campionato fu quello realizzato l’anno scorso contro il Cagliari, l’ultimo gol suo e di un italiano del Napoli. Gol che lanciò gli azzurri di Mazzarri verso la Champions, proprio all’ultimissimo secondo. Questo contro la Lazio sarà un altro crocevia decisivo della stagione, il Napoli, dopo tre ko consecutivi tra Italia e Europa, è chiamato a svoltare.
In attacco tante soluzioni per Rafa, mancherà ancora Hamsik all’Olimpico e in quattro si giocheranno tre maglie. Insigne preferisce giocare a sinistra ma all’occorrenza può essere spostato a destra, oppure dietro la punta e cioè in posizione più centrale. I dubbi il tecnico spagnolo se li porterà come sempre fino all’ultimo: oggi pomeriggio la scelta dopo la rifinitura e domani darà ai suoi la formazione. E fino all’ultimo Lorenzo darà tutto per convincere Benitez a giocare dall’inizio. Un gol per il Napoli, per se stesso e per la corsa ai Mondiali. Giocare e segnare fa bene al morale, al Napoli e aumenta le chances per Brasile 2014. Mancano cinque mesi alle convocazioni ma la corsa è già partita. E Lorenzo non vuole restare indietro.
Fonte: Il Mattino
