I colleghi del Corriere dello Sport hanno intervistato uno dei personaggi napoletani che si sta mettendo più in risalto nella sua arte in questi ultimi tempi, stiamo parlando dello chef partenopeo Antonino Cannavacciuolo:
Cannavacciuolo, è preoccupato dall’inizio di stagione del suo Napoli?
«No, io sono sereno e fiducioso».
Cosa la fa essere sereno dopo due pareggi e una sconfitta nelle prime tre giornate di campionato?
«Negli altri anni eravamo spesso partiti forte e poi avevamo finito in calando. Magari stavolta succederà il contrario… E poi guardando la classifica, mi sembra che i reali valori delle varie squadre non siano ancora venuti fuori: la Juventus e il Milan non staranno a lungo nella parte destra della graduatoria e lo stesso il Napoli».
Napoli però si sta spaccando su Sarri. Giusto o no continuare a dargli fiducia?
«Io sono dalla sua parte. Senza nessun dubbio. E’ vero che in queste prime giornate abbiamo faticato a livello di gioco e di risultati, ma Sarri è un allenatore vecchia scuola, di quelli che in ritiro fanno davvero lavorare la sua squadra. Un inizio così così ci può stare. Sono convinto che il Napoli verrà fuori alla distanza e che i risultati saranno positivi».
Resta il fatto che l’Inter capolista è già a +7.
«Mancano ancora 35 giornate… Io dico di dare tempo all’allenatore di lavorare. Se poi non ce la farà, ne prenderemo atto, ma Sarri è una persona seria e le persone serie meritano rispetto, fiducia e considerazione».
Da quali giocatori si aspetta un contributo fondamentale per risalire la china?
«La rosa è cambiata rispetto allo scorso anno ed è giusto aspettare che per esempio Allan e gli altri nuovi si inseriscano negli schemi. Sarebbe bello che tutto andasse a posto per magia, ma nel calcio e nella vita a volte è necessario avere pazienza se le cose non vanno».
Lei dunque non fa parte del partito che spinge per il ritorno a Napoli di Maradona, stavolta nelle vesti di allenatore?
«No, io sono dalla parte di Sarri».
E dunque non ha gradito gli attacchi di lunedì del fuoriclasse argentino all’ex tecnico dell’Empoli.
«Se Maradona ha detto che Sarri non è adatto per il Napoli, mi fa felice».
Perché?
«Nel 2006 Maradona aveva demolito l’Italia pronosticando che al Mondiale non avrebbe raggiunto neppure gli ottavi. La storia mi sembra sia andata diversamente… Di solito succede il contrario rispetto a quello che dice lui».
Cannavacciuolo dunque non vota a favore di Diego come tecnico del Napoli?
«Il passato e l’amicizia sono una cosa, il presente un’altra. Maradona a Napoli ha fatto la storia ed è diventato il Dio del calcio, un mito per un’intera città. Tornando in un altro ruolo rischierebbe solo di rovinare un ricordo fantastico che resisterà al passare del tempo. Capisco che lui sia rimasto legato alla nostra maglia e alla nostra società, ma questo non vuol dire che farebbe un buon lavoro. Di certo sarebbe amato e osannato, ma basterebbe?».
Se dovesse paragonare il Napoli di adesso a un piatto della sua cucina, quale sceglierebbe?
«Un bello spaghetto aglio e olio. La pasta è quasi pronta e vedrete che uscirà… un gran piatto».
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