Aurelio De Laurentiis ha dato il buon esempio, sdrammatizzando. “Niente critiche, era solo la prima partita, andiamo avanti”, s’è raccomandato il presidente. Guai se venisse meno la convinzione nel progetto e nelle strategie di Sarri. Si sapeva che il suo ingaggio avrebbe comportato dei rischi. Ma la scommessa di De Laurentiis resta intrigante e coraggiosa. Il primo quarto d’ora del Napoli, oltre a qualche accelerazione nella ripresa, sono gli appigli da cui ripartire. Non possono però essergli sfuggite le difficoltà dei due esterni bassi (male Maggio, spaesato Hysaj a sinistra), gli squilibri in difesa e in mezzo al campo e la sterilità offensiva. Senza ali, con Insigne trequartista, Mertens più avanzato e Callejon in panchina, la manovra d’attacco si accentra troppo (in un imbuto) e diventa prevedibile. L’allenatore è convinto che dipenda dalla mancanza generale di brillantezza fisica, dal ritardo di condizione di Higuain («Non può ancora sopportare il peso dei 90’») e Gabbiadini
Fonte: La Repubblica
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