Il Napoli torna finalmente al successo dopo tre pareggi consecutivi e la sconfitta di Milano. La vittoria sul modesto Parma interrompe la serie nera e consente agli azzurri di riprendere energie per la trasferta di Doha, dove lunedì si giocheranno la Supercoppa contro la Juventus. Scatenato Zapata, il migliore in campo. Il colombiano sfrutta al meglio la chance di Benitez che lo schiera titolare al posto di Higuain: il Pipita subentra al colombiano dopo settanta minuti e mostra anche lui subito una buona intensità. La rete di Zapata spiana la strada alla vittoria, completata da Mertens, e soprattutto fa riprendere quota agli azzurri nella corsa Champions.
Marchio Zapata Il colombiano sblocca la partita con una rete da vecchio centravanti di un calcio che fu. Arpiona il cross basso di Maggio, si fa largo di forza del suo marcatore e gira nell’angolo.Forza fisica, coordinazione e precisione: c’è un po’ di tutto nella rete di Zapata. Gol ovviamente importante per il suo morale e fondamentale per quello della squadra. Una rete che scaccia via paure e brutte pensieri. Gol ma non solo, il gigante numero 91 si batte come un leone su ogni palla, la protegge, tocca di prima per gli esterni di attacco. Ruvido ma essenziale, capace anche di una progressione palla al piede di trenta metri che costringe al fallo di ammonizione Galloppa.
Si sblocca Dries Rinvigorito Mertens, il folletto belga subito in partita e abile nei suoi zig-zag sui difensori, incontenibile come ai bei tempi nell’uno contro uno e bravo a tramutarsi in pittore quando dipinge due assist perfetti per Callejon. Una prestazione di spessore e di sostanza, premiata dal primo gol in campionato, sia pure su calcio di rigore. Mirante intuisce,devia, ma il pallone entra. Un segnale positivo anche questo dopo i due rigori sbagliati da Higuain. Dries è veloce e rapido, riesce a trovare spazi, a puntare con efficacia Santacroce e a dialogare nello stretto con i compagni di attacco.
Difesa inedita Albiol squalificato,Koulibaly tenuto in panchina da Rafa per evitare cartellini gialli che gli farebbero saltare la finale di Supercoppa. La coppia centrale Henrique-Britos regge, supportata dagli esterni Maggio e Ghoulam. Il Parma è inconsistente, Cassano falso nove gioca lontanissimo dalla porta di Rafael ma le poche occasioni in cui i gialloblù si presentano le chiusure difensive sono sempre opportune. Napoli nel complesso più equilibrato,merito del lavoro sporco a centrocampo di David Lopez e soprattutto di Gargano e del pressing di tutti gli attaccanti sui difensori di Donadoni. Stavolta gli azzurri sono efficaci anche in fase di non possesso contro l’ultima in classifica che conferma tutti i suoi limiti, il tentativo più pericoloso del Parma è il palo di Lodi, appena entrato.
Riecco Hamsik Cresta leggermente ritoccata,scarpette bianche, riecco Hamsik che stacca Ferrara come numero di presenze in azzurro e comincia la rincorsa al podio della storia. Lo slovacco si muove con maggiore agilità e dimostra che la sua presenza in campo è comunque fondamentale per gli equilibri di squadra. Si abbassa e si alza e stavolta si muove con più naturalezza alla ricerca della posizione migliore dove ricevere palla dai compagni. Il tutto agevolato dall’atteggiamento non particolarmente aggressivo del Parma. Per il modulo di Rafa la presenza costruttiva del capitano è fondamentale per gli equilibri di squadra e il fraseggio palla a terra. Giocata da campione di Marek quando il Napoli continua a spingere e sfiora più volte il gol, soprattutto con Callejon. Tre punti mai come questa voltaveramente preziosi.
Fonte: Roberto Ventre per Il Mattino
