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La rabbia e l’orgoglio per tornare a volare

Un inchino a Cavani, il Principe azzurro, capace con i suoi gol di tramutare i fischi del San Paolo in applausi e di regalare al Napoli la pesante vittoria in Europa League. Quattro gol in una partita, ma il Matador ne aveva fatti tanti. Un altro uruguaiano, Fonseca, arrivò a una cinquina vent’anni fa a Valencia.  Poche squadre hanno campioni simili, forti nel fisico e nella testa, perché non basta la classe per ribaltare una partita: serve una mentalità di ferro, quella che ha il fenomeno blindato da De Laurentiis con una maxi-clausola da 60milioni. l Napoli ha rischiato grosso contro il Dnipro: era sotto, 1-2, ad inizio ripresa, colpa di difensori addormentati e di un secondo portiere, Rosati, che sta vivendo come un incubo questa  esperienza, incerto in quasi tutti gli interventi. Poi, è emerso l’orgoglio. Si è rivisto il cuore di quella squadra che il tecnico seppe riportare in alto tre anni fa. Ricordate i gol nella zona-Mazzarri, quelli che arrivavano mentre scoccava il 90’? Le spettacolari rimonte, come quella sul campo della Juve di Ciro Ferrara, da 1-2 a 3-2? Si è  riaccesa la fiamma ed è un’ottima notizia in vista dei prossimi impegni in campionato perché la prima chance di avvicinarsi a Juve e Inter è stata fallita domenica scorsa, quando il Torino ha ricevuto un gradito omaggio da Aronica e ha pareggiato a Fuorigrotta. Passato in vantaggio subito grazie a Cavani, il Napoli ha commesso marchiani errori alla fine del primo tempo (solo Fadetskyi in area sugli sviluppi di un angolo) e all’inizio della ripresa (fiacco Rosati sul tiro di Zozulya). Fuori-tra i fischi- Vargas, Donadel e  Aronica; dentro Hamsik, Pandev e Insigne. È salita la qualità ed è partita la riscossa, con gli azzurri stimolati dall’ingresso in campo di giocatori di maggiore qualità. Nel momento in cui tutto era diventato più difficile, è esploso il Napoli. Cavani trascinatore, i compagni a spingere il suo formidabile talento. Mazzarri, che in tv ha negato un sorriso perché colpito dalle critiche ricevute dopo il pari con il Torino, ha ringraziato la squadra, non un giocatore. L’allenatore orgoglioso di quei suoi ragazzi e Napoli felice di aver rivisto i gol- 8 nelle due partite europee al San Paolo, firmati da Vargas e Cavani, i due poli dell’attacco – e lo spettacolo: che giocata tra Insigne, Hamsik e Cavani nell’azione del quarto gol. E domenica riprende la rincorsa a Juve e Inter.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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