Parte nel segno delle tre «C»: Carlino presidente, Campilongo allenatore e serie C da conquistare. Ecco il progetto della nuova Ischia Calcio targata Green Island. A galvanizzare squadra e tifosi sono bastati loro: un presidente imprenditore che ha dato anima e corpo a un piano manageriale e solido; un tecnico che clamorosamente ha preferito ignorare offerte più allettanti scegliendo un progetto ambizioso e innovativo in un campionato difficile come quello di serie D.
Due uomini per due sfide straordinarie e insolite. In caso le cose andassero male, il primo ci rimetterebbe tantissimi soldi; il secondo vedrebbe compromessa la sua carriera di tecnico. «Ma è chiaro che sia Carlino che Campilongo – commenta sornione il sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino a capo della cordata dei soci isolani – che ho avuto l’onore di tenere a battesimo, sanno il fatto loro e hanno calcolato bene i margini di rischio».
«Il progetto? Ci crediamo tutti e con una base così solida, negli anni a venire questo club diventerà un sicuro esempio per il nuovo calcio» aggiunge il neo direttore sportivo Nicola Crisano. Una concretezza condivisa dal vicepresidente Dino Celentano, «storico» dirigente del Napoli di Maradona e oggi impegnato in questa avventura isolana.
«Sinceramente – attacca poi il neo allenatore Salvatore Campilongo (nella foto a destra con la sciarpa, al suo fianco il presidente Lello Carlino) – mi ero stufato di dover prendere le redini di squadre di serie professionistiche ma irrimediabilmente alle prese con gravi problemi tecnici, di classifica e finanziari. Squadre alle quali non si può dare la propria impronta personale, perché contraddistinte da uno stato di perenne emergenza». E Campilongo spiega il perché del suo matrimonio con il club: «L’Ischia oltre ad avere il necessario blasone come isola e come club, ha sempre avuto una grande tifoseria. E da qualche giorno anche una società solida, seria, in grado di fare programmazione a lungo termine e che soprattutto mi ha dato carta bianca nel disegnare la squadra che voglio. Una squadra che dia soddisfazioni a prescindere dalla serie».
Tecnicamente l’Ischia che vedremo in campo a partire dal ritiro che inizierà fra una decina di giorni, sarà una squadra rinnovata al 60%. «Sto procedendo – conclude il tecnico – a rivoluzionare tutto, dando più peso a centrocampo e attacco. Dai miei uomini pretenderò serietà in campo e fuori; dedizione alla società e nelle gare impegno fino allo stremo. Con Nicola Crisano stiamo quindi lavorando a metter su un undici forte, composto da over tutti fuoriclasse e da under che sappiamo già saranno i campioni del futuro».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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