E’ un allenamento, però aiuta a staccare la spina, a smetterla di andar su e giù per i boschi, ad assimilare le nozioni tattiche di Mazzarri, a far vedere qualcosa di sé: è Napoli-Rappresentativa Trentino (calciatori del Solandra, di prima categoria, e altri otto dilettanti locali), però ha un suo valore, perché pure queste indicazioni servono. Si ricomincia, per quel che si può, dal 20 maggio scorso, dalla finale di Coppa Italia con il (quasi) inedito 3-5-1-1, Fernandez probabilmente centrale e Britos terzo a sinistra per coglierne i miglioramenti; Insigne e Vargas sicuramente titolari offensivi; in mezzo, Inler fa il regista, Hamsik e Dzemaili le mezzali; Zuniga viene dirottato a destra per assenza di Maggio e Dossena sta nella «sua» corsia. Poi sarà (chiaramente) rotazione, per far sgranchire le gambe e tutti, dopo una settimana di lavoro pesante, che in mattinata non verrà interrotto. Perché certo a sera, alle 17,30 a Dimaro, c’è la partita (dieci euro l’ingresso), ma in preparazione serve soprattutto altro. Domani la prima mezza giornata di riposo.
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