Festa sotto la pioggia, come l’anno scorso. Piove fitto su piazza Madonna della Pace. Festa bagnata festa fortunata, dicono i tifosi, visti i risultati degli azzurri nella stagione scorsa. E un pizzico di scaramanzia non guasta. La pioggia non frena l’entusiasmo: sono ben oltre duemila, probabilmente sfiorano i tremila, tanti i cuori azzurri in Trentino. Sullo schermo le immagini del trionfo dell’Olimpico sulla Juve, le reti di Cavani e Hamsik. Il primo a salire sul palco è Mazzarri con la coppa Italia. «La vittoria della Coppa è una cosa bella ottenuta contro una rivale storica come la Juventus. Il merito è di questi ragazzi. Del mercato ne parla la società, io allenerò tutti quelli che avrò a disposizione come ho sempre fatto in carriera». Il tecnico toscano chiama i suoi collaboratori, c’è un volto nuovo nello staff, Vigiani, oltre a Pondrelli e Papaple.
Salgono i difensori, il capitano Cannavaro. «Questa squadra lotterà fino alla fine, daremo sempre qualcosa in più. Non ci arrenderemo mai, tra noi c’è grande affiatamento. Questo è un elemento molto importante. La coppa Italia? Quello che ho provato il venti maggio l’ho sempre sognato: è stata una sensazione unica. Speriamo di continuare a vincere. Il Napoli è una squadra che ha un’ossatura da tanti anni». Poi Grava: «Sono arrivato tardi in ritiro? Perché sono arrivato a piedi. Siamo partiti dalla Lega pro, non meritavamo la terza serie ma altri palcoscenici, speriamo di toglierci ancora soddisfazioni importanti». Tocca al ds Bigon, giorni intensissimi per lui con le trattative in pieno svolgimento: «Top player? Sono due parole per riempirsi la bocca. Il nostro gruppo è fatto da calciatori forti e professionisti seri, con questi elementi si fanno i punti e si vincono i trofei». Quindi i portieri Rosati e Colombo. Il terzo portiere svela che la figlia è nata poco dopo il trionfo della coppa Italia. «L’ho chiamata Alice Vittoria». Poi i centrocampisti, acclamatissimo Hamsik. L’anno scorso saltò al grido «Chi non salta rossonero è», allontanando le tentazioni del Milan, adesso salta al coro anti Juve. «Una data con il barbiere per il 12 agosto? Per adesso non ho niente pronto, speriamo di portare la Supercoppa a Napoli. Dopo il gol in finale di coppa Italia non avevo più forza e sono crollato a terra». E Inler che si sta facendo crescere i capelli scherza: «Farò la cresta come quella di Marek» mentre Donadel assicura : «Tra dieci giorni sarò a disposizione».
Ombrelli aperti, tutti a cantare e saltare per il Napoli. Gli onori di casa li fa il sindaco Menghini. Non c’è De Laurentiis, mattatore nella festa dell’anno scorso, il presidente dovrebbe salire in ritiro mercoledì, forse insieme ai nuovi acquisti e alla vigilia della sfida di lusso contro il Bayern Monaco. Tocca agli attaccanti, Pandev: «Ringrazio i tifosi, speriamo di toglierci tante soddisfazioni e di continuare a vincere. Ci tenevo a restare a Napoli, vogliamo continuare a vincere». Il cileno Vargas: «Titolare in Supercoppa contro la Juve? Ci spero, deciderà il mister». Ecco Insigne: «Piano piano imparerò da questi grandi calciatori che ho davanti. La squadra contro cui vorrei segnare un gol? La Juve». Una frase che accende ancora di più la passione, L’entusiasmo va a mille e sale fortissimo il coro: «Chi non salta juventino è». E poi «Vinceremo il tricolore». Chiusura con «O’ surdat Nnamurat». La nuova stagione è partita, sotto la pioggia ma tra tanto entusiasmo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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