Nella città commissariata per camorra, epicentro della Terra dei fuochi, anche il calcio sembra vivere il momento più buio della sua gloriosa storia. La notizia del ritiro dal campionato del Giugliano, decisa dal presidente Salvatore Sestile all’indomani dell’ingloriosa rissa avvenuta al Vallefuoco di Mugnano, è stata accolta con dispiacere, profondo rammarico dagli addetti ai lavori, dalla parte sana della tifoseria gialloblu e dai personaggi più in vista della città, ma con altrettanto disincanto dalla stragrande maggioranza della popolazione, alle prese con le endemiche problematiche (inquinamento, criminalità, carenza di servizi) di un territorio complesso e tra i più vasti della regione. Tra i primi a far sentire la propria voce l’onorevole Giovanna Palma, giuglianese doc e autrice di una lettera aperta indirizzata al presidente Salvatore Sestile. «Da giuglianese – scrive la deputata del Pd – mi sono vergognata e, come me, ne sono certa, tutti i miei concittadini che vivono nel solco della convivenza civile, della correttezza, e che animano la passione sportiva con emozione e rispetto. Per questo trovo comprensibili le sue ragioni di porre fine alla stagione agonistica del Giugliano. È un gesto dall’alto valore simbolico. Io però – aggiunge – mi auguro che lei non chiuda del tutto le porte alla speranza e all’impegno e che voglia restare ancorato alla comunità di Giugliano». Sempre sul fronte politico si registra anche la presa di posizione di Salvatore Micillo, deputato del Movimento Cinque Stelle. «Ho visto le immagini di quanto accaduto domenica scorsa allo stadio Vallefuoco di Mugnano e non posso che esprimere la mia totale solidarietà al presidente Salvatore Sestile. Il calcio non è questo, spero che il presidente abbia ancora voglia di crederci». Sulla maxi rissa andata in scena nell’intervallo di Giugliano-Virtus Volla interviene anche l’ex patron del club gialloblu Donato Poziello, l’uomo che portò il Giugliano ad un passo dalla serie C1. «Sono episodi inspiegabili, da censurare senza se e senza ma e che fanno certamente male al calcio», argomenta l’ex presidente del Giugliano. Poi una riflessione un po’in controtendenza: «Allo stesso tempo – sottolinea l’imprenditore giuglianese – ritengo che i calciatori del Volla non dovessero in alcun modo rispondere alle provocazioni dei tifosi». Tra i supporters gialloblù, intanto, c’è attesa per le decisioni della giustizia sportiva, che verosimilmente saranno rese note nella giornata di oggi, anche se le scenario – per la verità – sembra già delineato. Le sanzioni contro il club presieduto da Sestile potrebbero essere pesantissime, anche se più di qualche tifoso confida in un ammorbidimento della pena, proprio alla luce della decisione adottata dai vertici della società (ritiro immediato dal campionato di Eccellenza) e dalla solidarietà manifestata ai giocatori e alla dirigenza della Virtus Volla. Sul fronte dell’ordine pubblico e della giustizia ordinaria, infine, provvedimenti di interdizione all’accesso agli stadi (Daspo) potrebbero scattare a breve nei confronti dei cinque ultras del Giugliano, arrestati dalla polizia e dai carabinieri e condannati a otto e dieci mesi (pena sospesa) dopo il processo per direttissima.
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro