A testa alta. Dopo aver sfiorato il naufragio. Peccato perché per un quarto d’ora gli ottomila napoletani che non hanno smesso mai di cantare hanno confidato nella grande impresa: annichiliti alla fine del primo tempo (1-3), quasi felicemente risorti nel secondo. Ma quei primi 45′, caratterizzati da errori difensivi e da una straordinaria prestazione di Mario Gomez autore di una tripletta, hanno indirizzato l’esito. Fernandez ha tenuto a galla il Napoli con una doppietta ma la squadra questa volta non ha potuto contare sul contributo di alcuni dei suoi uomini migliori, Inler, Hamsik, Cavani. Resta il rammarico di una rimonta immaginata ma non realizzata ma anche del terribile primo tempo, dell’infortunio di Aronica, finito in ospedale (anche Schweinsteiger è uscito in barella), dell’espulsione di Zuniga per doppia ammonizione (ma la prima non c’era). Come era prevedibile il Napoli dovrà giocarsi in casa contro il Manchester City il prossimo 22 novembre il passaggio agli ottavi.
SUPERMARIO – Era il protagonista di un cartone animato, ieri è stato, purtroppo, il protagonista della partita. Tre gol in un tempo, due in 6′, probabilmente i due che hanno tagliato le gambe ai ragazzi di Mazzarri. Il tecnico temeva i problemi della partita di andata quando per buona parte del primo tempo la difesa del Napoli non riuscì a controllare Kroos. Traendo insegnamento da quegli errori, Mazzarri ha scelto, in fase difensiva, un assetto che obbligava la squadra a schierarsi a quattro in difesa e a quattro a centrocampo, con Hamsik che si metteva alle spalle di Lavezzi per andare a complicare l’avvio dell’azione a Luiz Gustavo o Schweinsteiger. Cavani, invece, si allineava ai centrocampisti per consentire a Zuniga di arretrare per prendere in consegna Mueller. Per un quarto d’ora piani perfetti: pochi spazi per il Bayern anche se questa attenzione difensiva toglieva qualcosa alle ripartenze. Poi sono arrivati gli errori di fase difensiva, errori clamorosi che hanno sottolineato la rilevanza delle assenze di Paolo Cannavaro e di Gargano, con Inler che non avendo accanto un recuperatore di palle come l’uruguaiano, faticava a prendere in mano la squadra. Ma non si può prendere un gol (il primo) a difesa schierata (Campagnaro chiudeva tardi su Gomez che poco dentro l’area faceva partire un tiro imparabile). E non si può prendere il raddoppio da un contropiede che nasce da un angolo a favore con Dzemaili che nella trequarrti consegna palla agli avversari che approfittando dello spazio mettevano Mueller nelle condizioni di crossare e Gomez di battere al volo da distanza ravvicinatissima. Anche sul terzo a Kroos è stata data l’opportunità di battere velenosamente (De Sanctis non tratteneva e Gomez era sempre lì). Troppo tardi arrivava nel primo tempo la rete di Fernandez (punizione di Lavezzi e testa del difensore) che poi concedeva il bis nel secondo (punizione di Inler) riaprendo il cuore dei napoletani alla speranza.
SUPERIORITA’ – Il Bayern ha confermato di essere squadra di grandi valori, non gode di straordinaria stampa forse perché è meno «esotica» di Barcellona e Real Madrid, ma in casa è spietata. Alla qualità tecnica abbina grande forza fisica, è organizzata e con l’organizzazione copre i limiti legati alla lentezza della coppia di centrali difensivi (soprattutto di Van Buyten). Il Napoli, però, almeno nel finale l’ha fatta tremare. La sconfitta ovviamente complica la situazione del Napoli perché adesso i ragazzi di Mazzarri dovranno giocare tutte le proprie carte nello scontro- diretto con il Manchester City. Dovrà vincere e poi dovrà confidare nella lealtà sportiva del Bayern all’ultima giornata: i tedeschi, qualificati, potrebbero aver poca voglia di giocare la partita contro gli inglesi.
Bayern Monaco-Napoli 3-2
BAYERN (4-2-3-1): Neuer 6; J. Boateng 5,5 Van Buyten 6 Badstuber 5 Lahm 6; Luiz Gustavo 6,5 Schweinsteiger 6,5 (8′ st Tymoschuk 6); Mueller 6 Kroos 6,5 Ribery 7 (35′ st Alaba sv); Gomez 8. A disposizione: Butt, Petersen, Olic, Rafinha, Pranjic. All.: Heynckes 7.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 5,5 Fernandez 6,5 Aronica 5,5 (42′ pt Dossena 6); Maggio 6 Inler 5 Dzemaili 5 (39′ st Pandev sv) Zuniga 5; Hamsik 5 Cavani 5; Lavezzi 7. A disposizione: Rosati, Grava, Fideleff, Mascara, Santana. All.: Mazzarri 6.
ARBITRO: Kuipers (Ola) 5
Guardalinee: Van Roekel e Zeinstra
Arbitri d’area: Nijhuis e Liesveld
Quarto uomo: Van Boekel
MARCATORI: 17′ pt, 23′ pt e 42′ pt Gomez (B), 45′ pt e 34′ st Fernandez (N)
ESPULSI: 25′ st Zuniga (N) per doppia ammonizione (tutte e due per gioco falloso); 32′ st Badstuber (B) per doppia ammonizione (tutte e due per gioco falloso)
AMMONITI: per gioco falloso Dzemaili (N), Fernandez (N), J. Boateng (B); per proteste Cavani (N)
NOTE: spettatori 66 mila. Recupero: 2′ pt, 4′ st
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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