La nuova tecnologie ed i 6 arbitri, ecco i costi e chi paga

E adesso che l’International Board – ma si può leggere tranquillamente Fifa – ha saltato il fossato, dando l’ok all’ingresso della tecnologia a supporto del calcio e contemporaneamente del doppio arbitro di porta (o d’area, che dir si voglia!), la domanda che ci pone è se in questo momento di crisi economica internazionale, il mondo del pallone sia in grado di sopportare i costi in denaro ed umani di questa doppia rivoluzione. Ci sono Nazioni, anzi campionati «ricchi» come la Premier League inglese, la Bundesliga tedesca, che forse sarebbero già in grado di partire subito. Dalle nostre parti, però, la situazione rischia di essere un po’ più complessa.

IL PREZZO DELLA TECNOLOGIA

– I brevetti dell’Occhio di Falco e di GoalRef sono rispettivamente inglese e tedesco-danese. I loro costi vanno dai 150 mila ai 200 mila euro.Ma se per il secondo il prezzo non ha molte oscillazioni, per il primo varia da caso a caso, cioè da stadio a stadio, perché bisogna scegliere la posizione migliore dove piazzare le sette telecamere. Quindi, se la nostra Lega Calcio optasse per l’«Hawk-Eye» nei 16 impianti della serie A, la spesa da sostenere per le 18 società si aggirerebbe sui 3,2 milioni di euro!

CRESCONO I GIUDICI

– Più abbordabile, l’aumento del corpo arbitrale per una partita. Si passerà dai quattro – arbitro, due guardalinee e quarto uomo – ai sei giudici con l’introduzione dei due arbitri di porta/area. Ciò significa che per le dieci partite della A ogni giornata sarebbero coinvolti 60 membri appartenenti all’Aia. Pierluigi Collina, il capo dei fischietti Uefa, ieri ha raccontato l’esperienza dei sei arbitri: «Arbitri e tecnologia fanno cose diverse. L’Occhio di Falco guarda solo la linea di porta, gli arbitri fanno di più: aiutano l’arbitro per tutte le decisioni all’interno dell’area di rigore. Le sperimentazioni sugli arbitri di porta, fortemente volute dall’Uefa, hanno dato risultati importanti, e la decisione dell’International Board di passare da una fase sperimentale a quella definitiva lo dimostra».
Il presidente Marcello Nicchi è in attesa. Di che cosa?: «Che dalla Sottocommissione Tecnica della Fifa sugli assistenti addizionali vengano tracciate le linee guida su come applicare i nuovi regolamenti. Per ora sappiamo che gli arbitri di porta dovranno essere solamente arbitri di massimo livello ( in Italia, sono quelli che dirigono in serie A, B e Lega Pro – n.d.r.) in attività, mentre non potranno essere “reclutati” fra gli ex arbitri, i guardalinee e i Gruppi specialistici, cioè che si occupano soltanto di un settore particolare dell’arbitraggio». A giudicare dalle parola di Nicchi, l’Aia sarebbe quindi in grado di «coprire» la nuova domanda di forza… lavoro.

CHI PAGA?

– Differente è invece il discorso dal punto di vista economico. Per dirigere una gara di A, un arbitro prende circa 3.000 euro mentre un guardalinee ha un gettone che si aggira intorno ai 1.500 euro. A queste cifre, l’arbitro di alto livello percepisce anche un rimborso spese di 3.000 euro al mese per gli allenamenti. Alla fine di una stagione della massima divisione, il costo del servizio arbitrale si aggira sui 4-5 milioni a stagione. E’ chiaro che con altri due assistenti arbitri in campo, fatalmente i costi sono destinati ad aumentare, considerando che il gettone dovrebbe avere un valore intermedio fra quello dell’arbitro principale e quello dei guardalinee, diciamo intorno ai 2.000-2.200 euro. Totale: un milione e mezzo di euro. Chi dovrà pagare questo ulteriore esborso? La Federcalcio, la Lega calcio e quindi le società. Ed è quando c’è da tirare fuori i soldi che diventano più intricate.

PROTESTA

– E proprio guardando l’aumento dei costi c’è stato qualcuno che ha alzato la voce: «E’ una cavolata. Così si spendono solo più soldi e non si ottengono risultati in termini di regolarità della competizioni. Basterebbe adottare un sistema elettronico». Ci è andato giù duro il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini: «Il calcio purtroppo è questo,un business. Non è che aumentando gli arbitri le cose migliorino. E’ solo uno spreco di denaro» , ha sentenziato uso il numero uno della società siciliana. Nella speranza che la sua squadra non debba mai avere bisogno ad Occhio di Falco o GoalRef o una decsione presa da un arbitro di porta.

Fonte: Corriere dello Sport

Vesux

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