L’edizione odierna de La Nuova Ferrara ha commentato la sconfitta della Spal contro il Napoli: “La salvezza, conquistata matematicamente la scorsa settimana, necessitava di un pubblico riconoscimento. Come l’ardore con cui sono stati giocati gli ultimi venti minuti. Arrembanti, col cuore, tali da macinare occasioni e da giungere al pareggio. Meritatissimo. Il beffardo, in quanto ormai inatteso, gol di Mario Rui e i miracoli dell’ingrato ex Meret (decisivo come all’andata) hanno impedito il punto che avrebbe consegnato il decimo posto in solitudine. Un traguardo che, stanti la trasferta di Udine e il Milan al “Mazza” all’ultima giornata, rischia di essere complicatissimo, già che si andranno ad affrontare due squadre che si giocheranno tutto. Ma è dura nutrire veri e propri rimpianti. La Spal il suo lo ha fatto. In assoluto per il traguardo centrato (la salvezza, ovvio; e pure anticipata). E, ieri, in quanto capace di tenere testa al Napoli, apparso superiore soprattutto in virtù del talento individuale di alcuni dei suoi protagonisti. Ma quando la Spal si è scrollata di dosso ogni freno, quando mister Semplici ha azzeccato in pieno la mossa dell’ingresso di Antenucci e del cambio di modulo, il Napoli ha tremato. In prospettiva: si è avuto un assaggio del talento di Jankovic, che sarà interessante vedere con maggior spazio. E la base complessiva su cui ripartire c’è eccome. In tal senso sarà importante non privarsi di tutti i gioielli. ‘Sacrificarne’ uno è logico. Perderne altri tre sarebbe deleterio“.
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