È la notte del giudizio. Quello sulla stagione del Napoli è legato alla finale contro la Juve, che da parte sua ha già raggiunto il traguardo, vincendo lo scudetto. Eliminati negli ottavi di Champions dal Chelsea, che stasera sfida il Bayern Monaco in finale, e arrivati quinti in campionato, gli azzurri possono rendere straordinaria l’annata assicurandosi la Coppa Italia, vinta per l’ultima volta un quarto di secolo fa con Maradona.
Il Napoli si è già assicurato la partecipazione al playoff di Europa League e alla sfida con i bianconeri per la Supercoppa. Ma avrebbe un altro senso la chiusura di questa stagione con la Coppa tra le mani di Paolo Cannavaro, nel ricordo di quella, più prestigiosa, alzata dal fratello Fabio nel cielo di Berlino il 9 luglio 2006 dopo la finale mondiale contro la Francia. Darebbe ulteriore impulso al progetto tecnico cominciato con Mazzarri nell’ottobre 2009, quando l’allenatore sostituì Donadoni in panchina. Non basta avvicinarsi al traguardo, bisogna cercare di superarlo e per riuscirvi domani sera serve quel carattere che gli azzurri smarrirono a Londra, distratti dalla luce dei riflettori di Stamford Bridge, al cospetto dei Blues che avevano ritrovato coraggio e gol.
È una partita ricca di suggestioni come tutte le sfide tra Juve e Napoli, da quella giocata allo stadio del Vomero con i tifosi a bordocampo alle domeniche ruggenti con Maradona, che riuscì a vincere due volte a Torino. Come fece il gruppo di Mazzarri il 31 ottobre 2009, ribaltando il risultato contro i bianconeri guidati dal napoletano Ciro Ferrara. Per molti versi simile al collega toscano, Antonio Conte ha rivitalizzato la Juve; l’ha resa nuovamente vincente, assicurandole lo scudetto dopo sei anni. Ha festeggiato, ma non ha chiuso la stagione domenica pomeriggio allo Juventus Stadium. Vuole la Coppa Italia, però si guardi dall’orgoglio e dalla forza del Napoli, che non può aver concluso la sua corsa nell’ultima partita di campionato né può essere distratto dalle storie di mercato che hanno protagonista soprattutto Lavezzi, forse mai come ora avviato verso il distacco dal Napoli e sicuramente mai come ora intenzionato a lasciare un segno. Aspetta solo un segnale da Mazzarri per l’assalto alla Juve.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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