A Londra, a Londra! Niente Barcellona, Real Madrid e neppure Bayern. Milan e Napoli con Arsenal e Chelsea, tanto per tenere alto il registro delle emozioni forti. Il sorriso a denti stretti, con tanti ma e tanti se, lo ha fatto l’Inter, estratta per ultima, che ha evitato lo Zenit di Spalletti e affronterà il Marsiglia. E i francesi hanno agguantato il biglietto per gli ottavi di Champions League proprio all’ultimo respiro. Riuscirà la pattuglia italiana a superare indenne e al completo gli ostacoli anglo-transalpini? Difficile ma non impossibile, a patto che non ci siano cali di tensione, ma soprattutto ci si presenti all’appuntamento di febbraio in condizioni accettabili e con il minimo sindacale di infortunati. Queste le prime impressioni, ma fra due mesi quali e quante condizioni saranno cambiate? Inoltre, fra andata e ritorno passeranno addirittura tre settimane, un altro fattore da non sottovalutare.
CATTIVERIE? – Altre considerazioni su questo sorteggio degli ottavi. Il tanto desiderato – da tutte le seconde classificate della fase a gruppi – Apoel Nicosia se lo è preso il Lione, che ha aggiunto chiacchiere e sospetti ai sospetti e alle chiacchiere sollevate dopo la «goleada» in casa della Dinamo Zagabria che ha regalato la qualificazione ai francesi. Paul Breitner, ambasciatore della finale di Monaco di Baviera del 19 maggio 2012, ha «fortunosamente» pescato il Basilea «ammazza-United» per il suo Bayern. Nella passata edizione della Champions erano nello stesso girone e i tedeschi vinsero entrambi i confronti. Ben differente l’avversaria dell’altra compagine tedesca, il Bayer Leverkusen, che se la dovrà vedere con il Barcellona, detentore della coppa «dalle grandi orecchie». Dopo avere eliminato il Porto, Spalletti e il suo Zenit proveranno a ripetersi con il Benfica. Confronto equilibrato il cui esito non è poi così scontato. Ed è di buon auspicio per José Mourinho l’abbinamento con il Cska Mosca, già eliminato con l’Inter nei quarti del torneo 2009-10, che si chiuse con il trionfo del «Bernabeu». A questo Real Madrid, sempre vittorioso nella fase a gironi, la formazione del bomber Doumbia può creare qualche problema? Dobbiamo proprio rispondere…
TABU’ INGLESE – La prima italiana a rompere il ghiaccio degli ottavi sarà il Milan, mercoledì 15 febbraio, ospitando l’Arsenal a San Siro. Una sfida che in casa rossonera è vista come la rivincita degli ottavi della Champions 2007-08, quando i Gunners eliminarono la squadra di Ancelotti negli ottavi. Ma la tradizione è completamente sfavorevole, visto che le successive due uscite di scena dal torneo sono avvenute sempre negli ottavi e sempre per mano di club inglesi: Manchester United (nel 2009-10) e Tottenham (nel 2010-11). Sei giorni dopo (martedì 21), al San Paolo sarà di scena il Chelsea di André Villas Boas per una sfida affascinante e stimolante, che il Napoli può affrontare sulla base dell’esperienza maturata nel girone d’acciaio, dal quale è uscito fuori con grande autorità. Ventiquattro ore più tardi (il 22), chiusura con Marsiglia-Inter. La presenza di Didier Deschamps sulla panchina dei francesi – ma a febbraio l’ex juventino ci sarà ancora visto il rendimento dell’OM in campionato? – suscita in Claudio Ranieri brutti ricordi. Di quando il tecnico romano era alla guida del Chelsea e il suo percorso si incrociò, venendo eliminato al termine di 180 minuti tiratissimi, con quello del Monaco di Deschamps nelle semifinali della Champions 2003-04. Una vera delusione per Ranieri, il quale, dopo otto anni, potrà finalmente tentare di cancellarla.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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