Volto nuovo nel ritiro di Coccaglio. È giunto ieri Nicola Mingazzini, centrocampista centrale svincolato dall’Albinoleffe. La campagna di rafforzamento invernale, volta ad apportare alla squadra quel tasso d’esperienza di cui necessita, comincia dalla linea mediana ma investirà tutti i reparti. Intanto oggi, o al massimo domani, dovrebbe raggiungere il ritiro anche Alberto Giuliatto (’83), esterno di centrocampo contattato da Pastore per risollevare le sorti della corsia mancina, per troppo tempo vincolata alle prestaziondi di Bolzan. Questi i primi cardini del nuovo progetto di rafforzamento necessario dal momento critico – ora anche di testa oltre che tecniche – in cui la squadra è incappata dopo tre rimonte consecutive patite in casa contro Grosseto, Vicenza e Varese. Partite manifesto di un impoverimento tecnico che ha invalidato la buona organizzazione di gioco vista per oltre un anno.
E i numeri sono impietosi: un solo punto nelle ultime 5 partite spiega i motivi di un penultimo posto (che sarebbe ultimo se non fosse per la penalizzazione dell’Ascoli) inviso alla piazza e certamente non pronosticato dalla società ora chiamata a correggere il tiro intervenendo sul mercato.
Ieri, intanto, il primo allenamento nel ritiro bresciano di Coccaglio in un silenzio spettrale, che invita il gruppo a trovare risposte credibili da mettere in campo sabato a Bergamo. Contro l’Albinoleffe, inoltre, ci saranno ancora defezioni. Out per squalifica (cumulo di gialli) Di Maio e Bolzan, ovvero il centrosinistra tra difesa e centrocampo. Alcibiade è invece in ballottaggio con Nigro per una maglia in difesa; quest’ultimo, potrebbe però insidiare anche il giovane Donnarumma per la sostituzione di Bolzan sulla corsia di sinistra. Insomma, tre nomi per due maglie. Out anche Del Prete, che sta recuperando dall’infortunio al menisco, recuperato invece De Franco in difesa dopo il leggero trauma cranico patito nella sfida con il Varese.
La Nocerina insomma è di nuovo un cantiere aperto. In questi giorni di ritiro Auteri cercherà di ricostruire l’identità di un gruppo uscito dall’ultima sconfitta spaesato, confuso, anche incredulo rispetto alla sorte riservata da un campionato «capriccioso». L’obiettivo è fare quanti più punti possibili in attesa della riapertura del mercato.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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