Oltre duecento tifosi, il nucleo portante della Curva Sud, a protestare contro le prime sentenze della giustizia sportiva sul calcioscommesse. La tifoseria rossonera è scesa in piazza per urlare tutto il proprio malessere, per tirar fuori una rabbia ultrà che va oltre i benefici che la Nocerina trarrebbe in caso di pugno duro della Disciplinare.
MOTIVO – «Questo calcio non ci appartiene», questo lo slogan intonato con maggior frequenza, forse l’incipit di tutta la manifestazione. Figlia di una frustrazione facile da comprendere e riassunta in un passaggio del lungo comunicato della Curva Sud: «Un tifoso rischia cinque o più anni di Daspo se espone uno striscione offensivo, un giocatore se la cava con pochi mesi dopo aver alterato partite e contribuito a falsare interi campionati. È ora di alzare la voce».
CIVILE – I numeri non sono stati entusiasmanti (gli organizzatori contavano d’arrivare almeno alle 500 unità), ma i contenuti son stati chiari, così come le intenzioni: civili, ma ferme, equilibrate eppure toste. Dopo aver protestato nella piazza principale di Nocera Inferiore, gli ultrà rossoneri sarebbero disposti a manifestare all’esterno del foro Italico a Roma quando avrà inizio il processo sportivo legato all’inchiesta di Bari.
AVANTI – C’è una Nocera che, insomma, non s’arrende, che difende i propri ideali e s’augura che al tirar delle somme il club rossonero venga riammesso in serie B. E’, sotto sotto, pure la speranza dello staff tecnico e organizzativo: dall’allenatore Auteri al direttore sportivo Pitino, tutti guardano alla cadetteria come ad una prospettiva possibile.
NO PROBLEM – Ne va del futuro della Nocerina. Quello tecnico-organico sia chiaro. Perché la gestione del club, nonostante l’arresto del patron Giovanni Citarella (da ieri ai domiciliari), non ha subito alcuno smacco. La società, che ora fa riferimento a Christian Citarella, ha proseguito a fari spenti, blindando il ritiro in provincia di Viterbo, saldando tutte le spettanze per l’iscrizione al prossimo campionato, catapultandosi infine sul mercato per risolvere guai e fare affari.
VINCOLO – Il vincolo è proprio la categoria. In Prima Divisione molti degli attuali obiettivi rossoneri salterebbero; in caso di riammissione in serie B non ci sarebbe neppure più bisogno di discutere. Vale per i talenti della Juve Primavera Albertazzi (20) e Chibsah (19), per il terzino sinistro del Palermo Di Chiara (19) e pure per il difensore centrale Cappelletti (92), nuova frontiera del desiderio rossonero.
DIFFICOLTA’ – Per i big ci sarà tempo. Nel frattempo, la Nocerina dovrà risolvere diverse grane interne. Rientrerà dal Varese Gianvito Plasmati, gigante per stazza e contratto con scarso feeling tecnico con Auteri. Di nuovo rossonero pure De Liguori, che rientra dal prestito al Barletta. Necessità di trovare una soluzione diversa pure per Parola e probabilmente per Castaldo. Sono ostacoli legati al mercato, che non frenano però il futuro rossonero: quello è già stato assicurato, a prescindere dai guai giudiziari di Giovanni Citarella.
Fonte: corriere dello sport
La Redazione
P.S.
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