Cittadella. Matta Nocerina. In casa regala punti, lontano dal San Francesco conquista vittorie ma, soprattutto, gioca un bel calcio che diverte tanto da raccogliere i complimenti dei tifosi avversari. Dopo il Livorno, anche il Cittadella deve arrendersi alla furia rossonera.
In inferiorità numerica per un’ora a causa di un doppio giallo che ha mandato negli spogliatoi capitan De Liguori, la Nocerina è riuscita a giocare un gran calcio, a mostrare una condizione atletica mostruosa e a vincere anche contro il gran caldo (32 gradi) e l’eccessiva umidità. Con questo successo, la formazione rossonera ha conquistato già due vittorie e un pareggio fuori casa, perdendo solo all’esordio a Modena con il Sassuolo. Al San Francesco, invece, non ha ancora vinto ottenendo un solo punto e perdendo contro Ascoli e Torino.
Il perchè? Forse fuori casa la squadra riesce a giocare davvero il suo calcio che è quello del possesso palla e delle immediate ripartenze che liberano con frequenza in area avversaria le proprie punte. E lì davanti ci sono due giocatori che fanno la differenza. Il giovane brasiliano Farias (il Chievo proprietario del cartellino aveva inviato propri osservatori), imprendibile per i difensori avversari. Sfortunato, il giovanotto brasiliano perchè per due volte i legni gli hanno negato la gioia del gol. E poi c’è uno dei vecchietti della squadra: Gigi Castaldo. Forza fisica, esperienza e fiuto del gol le sue doti che, soprattutto a Cittadella sono stati basilari.
Pronti via e la Nocerina ha trovato subito il gol. Farias va via sulla sinistra e fionda il suo destro. Pallone che colpisce l’incrocio dei pali, lesto Catania a mettere dentro. Auteri ha schierato la squadra con il solito 3-4-3 con il rientrante Del Pretea destra del centrocampo e Catania, tornato titolare in attacco per l’infortunio di Negro. Foscarini, invece, sorprende tutti osando un 4-2-4 garibaldino con Schiavon e Magallanes mediani. La Nocerina, ottenuto il vantaggio, conquista subito il dominio territoriale. Bruno imposta alla sua maniera, Farias ci mette l’estro e la velocità, Castaldo la forza, Catania la concretezza. E dietro gli unici pericolo arrivano lungo la corsia sinistra dove Bolzan è in evidente difficoltà su Bellazzini.
La Nocerina è abituata a complicarsi la vita, sempre. E così avviene intorno alla mezz’ora quando De Liguori becca, ingenuamente, il secondo giallo e lascia in dieci la squadra. Ma non basta. Perchè qualche minuto dopo (37′), Pomante, nella propria area, tarda il rinvio. Maah gli toglie il pallone, c’è un contatto, il giocatore franco-maliano va giù e per Di Paolo è rigore che Bellazzini trasforma. Ma la differenza tecnica in campo è troppo evidente e la Nocerina torna in vantaggio prima dell’intervallo: angolo di Bolzan e sinistro a volo vincente di Di Maio.
Nella ripresa solita routine di cambi. Foscarini tenta la carta Job, pericoloso sulla sinistra con i suoi cross al centro dell’area rossonera. Ma Gori è in giornata e smanaccia tutti i palloni che piovono nei sedici metri. Alla fine Castaldo ci mette il sigillo: conquista un rigore e lo trasforma. Con tre reti è il bomber di questa matta Nocerina.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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