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La Nocerina adesso vede gli spareggi

Gol vittoria di Merino che poi canta in sala stampa Molte occasioni di raddoppio

Sale alto l’urlo del «San Francesco», che finalmente gode della sua Nocerina e intravede le coste dello spareggio salvezza. Uno a zero sull’Albinoleffe che scende in Lega Pro. Come da programma il talento di Merino, somministrato a dosi copiose dal suo sinistro vellutato, «saporito», cinico. Quinto gol per il peruviano, tutti al «San Francesco». È il trascinatore del popolo rossonero: il «Resteremo in serie B», ieri lo hanno urlato tutti mentre Merino in sala stampa cantava «Intanto il tempo se ne va» di Celentano. Un punto di distacco dal Livorno, due dall’Empoli. Entrambe devono recuperarne una. Tutto può ancora essere: intanto il tempo se ne va.
Primo tempo tra giudizio e brividi. Giudizio tattico, secondo quel «mordi e fuggi» che produce subito il vantaggio; brividi in difesa, che senza Rea (in panca) non acquisice sicurezza. Uno a zero al 3’. Il vantaggio della Nocerina scorre lungo il dolce sinistro di Merino, che riceve da Bruno e scarica nell’angolino per il tripudio rossonero. La giudiziosa Nocerina sfiora subito il raddoppio. 11’: Laverone per Catania, che si accentra ma Tomasig salva in uscita sulla violenta conclusione dell’esterno d’attacco.
L’avversario punge di più quando non perviene al tiro. La Nocerina chiude il primo tempo sfiorando ancora il due a zero con Catania (36’) e Castaldo. Il due a zero è nell’aria anche nella ripresa. Poteva materializzarsi al 2’. La danza di Merino riprende forma: salta Piccinni, sinistro verso l’angolino ma Tomasig c’è.
E un minuto dopo è Di Maio a divorarsi un cioccolattino confezionato da Farias. L’Albinoleffe si fa male da solo. Hetemaj, da poco entrato al posto di Laner, spreca qualche parola di troppo contro l’arbitro e si becca il doppio giallo. Merino si conferma protagonista, ha però la testa altrove quando manda a lato una capocciata da due passi (32’) su brillante cross dalla destra di Castaldo. E quando Farias lo emula al 39’ Auteri si spazientisce. Ma la Nocerina tiene fino all’ultimo. Va bene così: «E intanto il tempo se ne va».

Fonte: iL Mattino

La Redazione

M.V.

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