La Nazionale rivede il golfo di Napoli a distanza di sette anni e un mese dall’ultima volta. Quel giorno, sulla panchina del San Paolo, c’era Donadoni ct e l’Italia era campione del mondo. Gli azzurri, reduci dalla magica notte di Berlino, pareggiava malamente con la Lituania. Adesso l’avversario viene sempre dall’Est, l’Armenia, è non è uno di quei rivali che toglie il fiato. Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, presente ieri a Palazzo San Giacomo per la presentazione della due giorni azzurra, prova a dare anche un senso sportivo all’appuntamento della Nazionale. «Non dimentichiamo che siamo quarti nel ranking Fifa e se vogliamo essere testa di serie al sorteggio di Brasile 2014 dobbiamo battere conquistare almeno 4 punti tra Danimarca e Armenia». Insomma, l’appello ai tifosi per riempiere il San Paolo. Migliaia gli ospiti di Casa Italia, con gli studenti di numerose scuole del Napoletano che entreranno gratis allo stadio. Così come quelle delle scuole calcio. Il sindaco de Magistris esulta. «Napoli è sempre più capitale dello sport, per me è un orgoglio poter ospitare questa partita dell’Italia». In prima fila gongola il consigliere federale Salvatore Colonna: ha spinto come un forsennato per ottenere Napoli come sede di un match di qualificazione mondiale. Improvviso spunta il video di saluti di Aurelio De Laurentiis. Pochi secondi. «Da Los Angeles, bentornati a Napoli e forza Italia».
L’incasso della serata andrà a favore della ricostruzione di Città della Scienza. Ma non solo: una parte sarà devoluta alle associazione che si occupano di lotta per la legalità. C’è anche Antonello Ardituro, il magistrato della Dda, che non nasconde la sua emozione. «Quando arriverà la Nazionale sarà il momento più alto dell’avventura del Quarto per la legalità. Iniziammo con l’obiettivo di mandare un segnale ai ragazzi del posto: un campo e una squadra di calcio come simbolo della lotta al racket. E che la Nazionale venga da noi a testimoniare il suo no alla cultura dell’illegalità, in una terra di camorra, rappresenta un segnale importantissimo per tutti». Il sindaco de Magistris lancia un altro invito: spera che qualcuno degli azzurri trovi il tempo per andare al museo Pan dove è esposta la Mehari di Giancarlo Siani. «Mi ha chiesto di dirlo il fratello Paolo». Il capo della Figc, Abete, con al suo fianco il direttore generale della Federazione Antonello Valentini, sorridono lasciando intendere che faranno l’impossibile.
L’allenamento allo stadio di Quarto, dove gioca la squadra locale diventato un simbolo della lotta per la legalità si terrà lunedì. «Senza dimenticare – spiega ancora Antonello Ardituro – la battaglia di chi vive nella Terra dei fuochi». Nel frattempo, Diego Maradona, fa sapere di essere pronto a schierarsi contro la criminalità organizzata. In un messaggio spiega: «Ho letto con piacere che Cesare Prandelli e i calciatori della nazionale italiana andranno a Quarto per una importante manifestazione contro il racket e la camorra. Sono pronto a scendere anche io in campo contro il male e lo farò a Scampia, accogliendo appena possibile l’invito delle associazioni e dell’avvocato Angelo Pisani, mio amico e presidente della Municipalità. Come dice Prandelli, il calcio può dare questi importanti segnali ed è bello farlo in una terra che ho conosciuto da vicino e che ancora amo profondamente».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
