Continua la cavalcata della Napoli Carpisa Yamamay verso il “paradiso” della serie A1. Quest’oggi allo stadio “Chiovato” di Bacoli le azzurre allenate da Giuseppe Marino hanno centrato la quinta vittoria consecutiva, confermanDo di essere una tra le compagini più solide della categoria; le arcigne siciliane delle Aquile Palermo sono state battue per 3-1: le reti partenopee sono state siglate da Lecce al 19′ e al 33′ e dalla Pirone al 63′, inutile per le siciliane il classico gol della “bandiera” messo a segno da Varia al 77′. Netta la superiorità delle “tartarughine” durante tutto l’arco del match, anche se l’evidente distrazione in occasione del gol non avrà certo fatto piacere al mister Marino, considerato un perfezionista.
Il giovane allenatore ha così commentato la prestazione delle sue ragazze ai nostri microfoni:
“Quinta vittoria consecutiva? C’è sempre da migliorare, in ogni gara cerchiamo di dare sempre di più. il match odierno non era di poco conto, è stato fondamentale ottenere la vittoria in chiave classifica. Prestazione della Lecce e della Pirone? Queste due ragazze sono di una categoria superiore, così come del resto le altre in squadra. Rientro della Vivirito e della Di Marino? Hanno sicuramente fatto bene ma sono ancora in fase di recupero. Trasferta di Roma? Abbiamo la possibilità di affrontare una diretta concorrente per la promozione, sarà una partita di alto livello”.
Anche la fantasista numero 10 Maria Caramia si è mostrata moderatamente soddisfatta e con le idee chiare, rispondendo così ai nostri quesiti: “Prestazione? Dobbiamo fare meglio sotto l’aspetto del gioco e dal punto di vista caratteriale. Oggi abbiamo dimostrato di essere superiori ad una rivale di buona caratura. prione e Lecce? Sono due calciatrici di grande qualità, è una ‘Carpisa Nazionale’…Iniside nel prossimo match della capitale? Aspettiamo con trepidazione la prossima gara contro la Roma; hanno ottimi elementi in tutti i reparti ma il risultato finale dipenderà solo da noi…”.
Dai nostri inviati al “Chiovato” di Bacoli Alessandro Sacco e Antonio Fusco
