Questa è la storia dei soldi buttati. Gettati letteralmente dalla finestra: perché, se si pensa, che la Roma paga a Cole 2,3 milioni netti (quindi il costo per la società al lordo va raddoppiato) e poi lo esclude dalla lista dei 25 per il campionato (fuori anche dalla lista Champions) è chiaro che i conti non potranno mai tornare. Stesso discorso vale per il Napoli che versa a Zuniga, che non gioca praticamente da due anni, 3,2 milioni a stagione: si capisce che in Serie A il festival dello sperpero va sempre di moda. Non solo Cole e Zuniga. La lista è lunga: da Ranocchia a Montolivo, da Vidic a De Guzman, da Iakovenko ad Alex. Per finire a Maicon e Cacia. Tra panchinari, calciatori fuori rosa e infortunati, vi proponiamo i dieci casi più strani del mercato con il rapporto più sbilanciato tra l’utilizzo del giocatore e il costo dell’ingaggio.
I FUORI ROSA — Il caso più emblematico dei fuori rosa conduce a Ashley Cole: la Roma gli versa uno stipendio annuo netto da 2,3 milioni (di poco inferiore a quello di Totti, 2,5), quindi alla società costa quasi 5 milioni sul bilancio ma Cole è fuori da tutto. Fuori dalla lista Champions e fuori anche dalla lista dei 25 per il campionato: un fuori rosa con i gradi, ma strapagato. Come lui c’è anche Iakovenko, che incassa 550mila euro netti di stipendio dalla Fiorentina e anche lui è fuori da tutto. Non meno imbarazzante è la posizione del difensore Vidic all’Inter: ingaggio netto annuo da 3,2 milioni di euro, e per di più contratto in scadenza nel 2017 (quindi per altre due stagioni ancora), ma anche lui fuori da tutto. E’ vero: su Vidic c’è la giustificazione dell’infortunio, ma anche se fosse stato sano e abile, Mancini quanto lo avrebbe utilizzato? Fuori dai 25 per il campionato anche l’attaccante Cacia del Bologna, che ha rifiutato tutte le destinazioni possibili questa estate. Non costa poco: sul bilancio dei rossoblù pesa un milioncino di euro (ingaggio netto intorno ai 500mila euro). I PANCHINARI — C’è poi il capitolo dei giocatori che saranno impiegati con il contagocce durante la stagione. Poco “visti” dai rispettivi allenatori, ma hanno un peso specifico bello pesante sui bilanci. Prendete il difensore Alexdel Milan: dopo l’amichevole di Mantova, quanto spazio credete che avrà con Mihajlovic? Eppure al Milan costa 5 milioni all’anno (ingaggio netto di 2,5). Stesso discorso si può applicare anche su Montolivo, che sta faticando tanto tantissimo ad entrare nell’undici di Sinisa e che, intanto, costa a bilancio 7 milioni (ingaggio netto di 3,5). Paradossale la situazione del Napoli: si ritrova in casa Zuniga (3,2 netti d’ingaggio, il secondo calciatore più pagato in rosa da De Laurentiis) e De Guzman (1,5 milioni) che quest’estate sono stati a un passo dal partite. Rimasti sul gruppone, incidono 10 milioni a lordo sul bilancio azzurro: in due quanto lo stipendio di un top player alla Higuain. Quanto meno insolita è poi la posizione diRanocchia, il capitano precario dell’Inter. Precario nel senso che è panchinaro stabilmente, seppure ha un ingaggio da 2,4 milioni. Ancora minori potrebbero essere le speranze per Maicon alla Roma di vedere una maglia da titolare: è la riserva di lusso a Florenzi. Di lusso, perché guadagna netti 1,5 milioni a stagione.
Fonte: Gazzetta.it
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