Non ha prevalso la linea dura del gruppo che faceva diretto riferimento a Claudio Lotito, il presidente della Lazio che chiede che le società coinvolte nel calcioscommesse possano appellarsi alla giustizia ordinaria e non a quella sportiva. Per la responsabilità oggettiva la Lega serie A ha imposto ai club, a partire dalla prossima stagione, di applicare il decreto legislativo 231 del 2001, che permette alle società di dimostrare, in casi ben precisi, di aver fatto tutto il possibile per contrastare la frode e l’illecito sportivo.
«Costituiremo delle linee guida a cui uniformarsi e un codice etico finalizzato alla prevenzione delle frodi sportive che diventerà la condizione per potersi iscrivere ai campionati. Se questi modelli saranno correttamente applicati, le società non risponderanno degli illeciti dei propri dipendenti, come già avviene in tanti altri settori», ha spiegato il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta, al termine della riunione. È stata creata una commissione composta da Briamonte (Juve), Campoccia (Udinese) e Cantamessa (Milan).
Gianni Petrucci, il presidente del Coni, ha ricordato: «Si può studiare tutto ma non bisogna dimenticare mai che i regolamenti li approva poi il Coni. La responsabilità oggettiva resta un caposaldo e nessuno può pensare di cambiarla a procedimenti in corso». Chiara la posizione del governo dello sport italiano.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro