MILANO – Ata hotel Executive, sesto piano, due camere attigue trasfornate in uffici: dépendance di corso Galileo Ferraris. Ci sono il ds Fabio Paratici, il suo più stretto collaboratore Federico Cherubini, il segretario generale Maurizio Lombardo, il responsabile del settore giovanile Gianluca Pessotto, il capo degli osservatori Claudio Sclosa. Manca soltanto l’ad Beppe Marotta, impegnato nei suoi uffici milanesi: si presenta all’ora del caffè solo per firmare alcuni documenti, poi parte per Roma dov’è atteso dal Premio Beppe Viola.
RISERVE – Nella hall, tra tanti operatori, c’è anche l’agente Riccardo Calleri: è appena rientrato dalla Colombia, dove ha partecipato al matrimonio del suo assistito Camillo Zuniga, e adesso si prepara a scriverne il futuro.Con i dirigenti bianconeri, soltanto contatti fugaci: in fondo, non c’è bisogno di approfondire, l’interesse di Antonio Conte è conosciuto e si sussurra esista già la disponibilità al trasferimento. Decisivi, piuttosto, saranno i nuovi colloqui con il Napoli, abbozzati già ieri con Riccardo Bigon, anche se soltanto il presidente Aurelio De Laurentiis potrà sciogliere le riserve e dare il via libera. Per adesso non se ne parla, e pazienza se la scadenza contrattuale tra un anno mette a repentaglio l’intero capitale. La speranza è che il riscatto di Pablo Armero faciliti tatticamente l’operazione, ma a Torino, davanti all’inflessibilità dimostrata finora, non appaiono ottimisti. Per questo continuano a lavorare su Wakaso Mubarak dell’Espanyol e, soprattutto, su Aleksandar Kolarov del City. Il mandato conferito dall’esterno serbo all’agente Beppe Bozzo può facilitare la trattativa, che potrebbe avere impulso la prossima settimana quando i dirigenti bianconeri voleranno a Manchester per discutere di Carlos Tevez nel tentativo di anticipare il Milan.
DETTAGLI – Naturalmente, all’Ata Executive c’è anche il Torino, rappresentato dal direttore sportivo Gianluca Petrachi, dal direttore generale Antonio Comi e, nel tardo pomeriggio, anche dal presidente Urbano Cairo. Quando arriva il numero uno granata, Marotta è già partito, comunque l’operazione Cerci non lascerebe spazio per altre operazioni. Poco male: per Angelo Ogbonna è solo questione di dettagli minuscoli e adesso che i nodi comproprietà sono sciolti (le buste saranno aperte stamani alle 11) le due società potranno ratificare l’intesa. Dieci milioni più la metà di Ciro Immobile, al vaglio una seconda contropartita.
PRESTITO – Le compartecipazioni bianconere sono tutte risolte tranne una: si va alle buste solo per Carlo Ilari, a metà con l’Ascoli. La più spinosa, quella per Frederik Sorensen, si risolve con il rinnovo, già impostato nella tarda serata di mercoledì e definito da un colloquio tra Marotta e il presidente rossoblù Albano Guaraldi. Rinnovo anche per Manolo Gabbiadini, che adesso aspetta di conoscere il suo futuro. «Non piace solo alla Samp – dice il ds blucerchiato Carlo Osti -, stiamo parlando di un giocatore giovane e bravo, che si sta consacrando a certi livelli» , mentre il suo agente Silvio Pagliari spiega a SportItalia: «Genova è una piazza gradita, ma solo in comproprietà: non andremo più in prestito. Gabbiadini non è un giocatore che può andare in giro ancora come se fosse il primo anno dopo la Primavera. Chi lo vuole deve pagarlo. Alla Fiorentina nell’operazione Jovetic? In questo momento sicuramente, perché no? Però posso dire che non ho parlato con nessuno della Fiorentina. Se il ragazzo deve andarsela a giocare, se la gioca alla Juve: non è che gli mette paura questa soluzione» . Ultima nota: nei saloni dell’Ata Executive si parla di un sondaggio bianconero per Benjamin Mendy del Le Havre: potrebbe essere girato al Sassuolo.
La Redazione
G.D.
Fonte: Corriere dello Sport
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