La Juve Stabia sogna i gol del bomber Paulinho

L’attaccante del Livorno è il primo obiettivo per rafforzare la prima linea

La società punta al rafforzamento della rosa per entrare in corsa per i playoff: seguiti anche i promettenti giovani Acosty (Fiorentina) e Beretta (Milan)

I playoff sotto l’albero. Come lo scorso anno, non ci fosse quella maledetta penalizzazione a tirare il freno a mano, per il secondo anno consecutivo (ma stavolta in B) la Juve Stabia avrebbe potuto regalarsi il sogno di chiudere un anno da favola con gli spareggi per la promozione in serie A. Ma poco conta, alle falde del Faito, i 28 punti conquistati «ufficialmente» (sul campo sarebbero 32) sono considerati un bottino importante, una base di partenza per un 2012 sulla scia di quello che volge ormai al termine. «È stato un anno incredibile – sorride il patron Franco Giglio -, credo di poter dire a ragion veduta che mai la Juve Stabia, e più in generale il calcio stabiese, abbia vissuto dodici mesi così belli ed intensi. La lotta playoff, la coppa Italia, la promozione agli spareggi e poi l’exploit in serie B sono cose che difficilmente potremo dimenticare. La fotografia di questa annata? La gara di Marassi. Per il palcoscenico, per la prestazione in campo, ma soprattutto per i tantissimi tifosi al seguito in una trasferta infrasettimanale e per di più in notturna. È stato il coronamento, per me e Manniello, di un progetto che abbiamo cominciato insieme tre anni fa».
Un Natale da favola, Giglio già guarda oltre e pensa al futuro. «Personalmente credo che non serva granché, solo continuare sulla falsariga di quanto fatto fino ad oggi. Operare con competenza sul mercato, restare umili, anche e soprattutto nei momenti in cui si vince e continuare a regalare emozioni ai nostri tifosi». A proposito di tifosi, una sua dichiarazione nei giorni scorsi sul numero esiguo di presenti al Menti ha lasciato un po’ di amaro a qualcuno. «Forse non è stato capito bene il mio discorso. Io ho solo detto che una città come Castellammare, che aspettava la B da sessant’anni, con una squadra che sta riscuotendo questo tipo di risultati, forse, avrebbe potuto esprimere un maggiore numero di presenze allo stadio. Ma questo solo ed esclusivamente per consentire alla società di puntare a qualcosa di duraturo e, perché no, di ancora più bello ed importante. Siamo una piccola realtà nel calcio italiano, ma con l’aiuto di tutti siamo riusciti a costruire qualcosa di importante. Con un numero maggiore di tifosi sugli spalti potremo fare ancora meglio. Tutto qui».
Capitolo mercato. «In questi giorni abbiamo fatto il punto della situazione. Ci saranno dei movimenti dettati da scelte tecniche legate al poco spazio che qualcuno ha trovato fino ad oggi. Certo, il nostro gioco si basa molto sugli esterni e stiamo cercando valide alternative da dare a Braglia. Poi, sempre con un occhio al bilancio, saremo vigili, per capire se matureranno le condizioni per fare qualcosina di più importante». Si arena, in attesa di sviluppi, la trattativa che avrebbe potuto portare il palermitano Cappelletti in gialloblu. Le società ne riparleranno già oggi, anche se nel mirino è finito Ceppitelli del Bari. Tra qualche giorno, invece, la risposta dell’esterno Scaglia del Brescia. Per Acosty della Fiorentina bisognerà attendere la decisione di Delio Rossi, che vorrebbe visionarlo in questa sosta. In attacco, la partenza scontata di Zaza potrebbe aprire le porte al giovane Beretta, a metà tra Milan e Genoa. La sensazione, però, è che si resterà alla finestra fino alla fine per Paulinho del Livorno, anche se nelle ultime ore salirebbero le quotazioni di Mastronunzio, vecchio pallino di Giglio, che però ha deluso fino ad ora allo Spezia. Scartata l’idea Castaldo, con la punta rossonera che nei giorni scorsi si era proposta per un ritorno a Castellammare. In uscita Pezzella, vicinissimo all’Avellino, anche se l’Ascoli sembrerebbe aver palesato un interesse per l’esterno, mentre per Tarantino e Fabbro al momento tutto sembra in stand-by.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

Vesux

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