Il Lanciano è ormai in archivio, anche se l’eco di un quarto posto tutto da gustare nel torneo cadetto, e di una classifica che, per dirla alla Braglia, «fa sorridere davvero» sembra ancora echeggiare a Castellammare. Si prepara ad un altro match clou, la Juve Stabia, di scena sabato prossimo all’Alberto Picco di La Spezia. Davide contro Golia verrebbe da pensare, la semplicità e la passione di Giglio e Manniello contro lo strapotere economico di patron Volpi, capace di vincere a mani basse in Prima Divisione e ricostruire da zero la squadra l’anno dopo, senza battere ciglio.
Braglia contro Serena, in una sfida a distanza suggestiva, soprattutto se si pensa ai tanti intrecci che caratterizzeranno la gara di cartello della quindicesima giornata. Eh si, perché, innanzitutto, lo Spezia è la squadra che davvero negli ultimi anni è stata più vicina al tecnico toscano. Due anni or sono, prima dei play-off, i liguri avevano tentato, e forse anche convinto Piero Braglia a sposare un nuovo progetto vincente, con una squadra che, presi i vari Evaquo, Clemente, in Prima Divisione doveva essere solo di passaggio. Alla fine la voglia di confrontarsi ancora col torneo di serie B, l’affetto e la stima dei due dirigenti stabiesi, e ventiquattrore di… passione, convinsero il tecnico a proseguire la sua avventura a Castellammare.
Percorso inverso, invece, per Michele Murolo e Marco Gorzegno. Il primo, lo ha detto a chiare lettere in queste settimane, aspetta la gara di sabato fin dalla scorsa estate, quando, dopo aver conquistato promozione e coppa Italia (21 presenze ed un gol all’attivo), si è ritrovato senza squadra, accasandosi un po’ a sorpresa alla Juve Stabia: «È vero – conferma -, aspetto questa partita da tempo. Nei confronti del presidente Volpi c’è grande stima ed affetto, è una persona unica. Sono altri (il diesse Ricci n.d.a.) a cui voglio dimostrare che, forse, una chance l’avrei meritata. Ci tengo a giocare, non lo nego, ho tanta voglia di far bene e di dimostrare che non meritavo quel tipo di trattamento, che forse avrei meritato maggiore rispetto per quanto avevo dato allo Spezia». Murolo pone l’accento sulle difficoltà del match: «Siamo in un buon momento, anche se forse nessuno in questi mesi avrebbe ipotizzato una Juve Stabia più avanti degli spezzini in classifica. Hanno un organico importante, con calciatore come Garofalo, Goian, Antenucci, Okaka, Sansovini, Di Gennaro, è una partita dai grandi stimoli, una di quelle che ogni calciatore vorrebbe disputare da protagonista».
Il messaggio a Braglia arriverà forte e chiaro… Percorso simile a quello del centrale quello di Marco Gorzegno, esterno sinistro in eterno ballottaggio con Dicuonzo è l’altro grande ex. Lui allo Spezia era stato nel 2006/07, l’anno della retrocessione e del fallimento del club, rinato poi con Volpi: «Per me quella spezzina è stata una tappa importante, lì ho messo su famiglia, in Liguria è nata mia figlia, ma quella retrocessione brucia ancora. Oggi è tutto cambiato, sono alla Juve Stabia dopo i campionati disputati con l’Empoli, sto vivendo una buona esperienza anche grazie ad un tecnico di valore che sa come trarre il meglio da un gruppo davvero eccezionale». A chiudere l’amarcord della sfida coi liguri la presenza, in gialloblu, di Gael Genevier: fu lui, nel 2007, con la maglia del Pisa, a condannare i liguri alla retrocessione. Sabato per lui non saranno certo rose e fiori.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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