La Juve Stabia ritrova il sorriso, il gioco ed i tre punti, chiudendo un mese di dicembre a dir poco drammatico sotto l’aspetto dei risultati. Battuto il Crotone al Menti (l’ultima vittoria stabiese a La Spezia lo scorso 17 novembre), grazie ad una prova di carattere della squadra di Braglia, brava a non scoraggiarsi dopo l’ennesima ingenuità che consente ai calabresi di passare in vantaggio, rialzare il campo e, con una incredibile tranquillità, aspettare il momento giusto per piazzare il gol del ko finale.
Sfoltita quasi del tutto l’infermeria (Mbakogu, Gorzegno, Vinci e Maury gli infortunai), Braglia prova a sorprendere tutti con un inedito 4-2-3-1. Danilevicius è l’unica punta, alle sue spalle Zito, Caserta ed Acosty. A centrocampo, però, a giganteggiare è Adriano Mezavilla, autore di una prestazione ben oltre le righe, a conferma del buon momento di forma del brasiliano. Acosty è una spina nel fianco di Matute, irriso costantemente sulla corsia mancina, e costretto prima al fallo da rigore, e poi a quello dell’espulsione che lascia i calabresi in dieci nei minuti finali. Drago, forte del successo casalingo sul Varese di tre giorni or sono, conferma il 4-3-3 costretto, dopo appena dieci minuti a ridisegnare lo scacchiere, complice l’infortunio di Maiello (dentro un deludente Calil).
La gara parte subito su ritmi altissimi con la Juve Stabia che prova a lasciarsi subito alle spalle un momento particolarmente complicato del suo campionato. La risposta del Crotone arriva su punizione, con Ciano, al 7’, ma la sfera aggira la barriera spegnendosi sul fondo. Quando il gol per i padroni di casa sembra nell’aria, arriva la beffa. Punzione di Ciano (26’), la difesa stabiese dimentica Addae che salta più alto di tutti e trova di testa il vantaggio rossoblù. La Juve Stabia non si arrende, ed anzi si rituffa in avanti alla ricerca del pari. L’1- 1 arriva dopo soli cinque minuti. Matute mette giù Acosty al limite, la punizione di Genevier si stampa sul palo, a centro area irrompe Danilevicius che tocca e deposita in rete.
Vibrante la ripresa, le due squadre non si risparmiano e cercano a tutti i costi la vittoria. Primo sussulto dopo appena 22 secondi. Testa di Scognamiglio su angolo per la Juve Stabia, Gabionetta ci mette una pezza con Caglioni battuto, allontanando sulla linea. Comincia la partita a scacchi tra Braglia e Drago. Quest’ultimo avanza Gabionetta, lo stabiese sposta Mezavilla a copertura sul carioca, inserendo Improta per uno spento Zito. Al 34’ la svolta del match. Matute mette giù in area Acosty, incontenibile sulla sua corsia, per il signor Palazzino pochi dubbi prima di decretare il rigore. Genevier è freddo e dal dischetto fa 2-1. L’ammonizione costerà poi cara allo stesso Matute, espulso qualche istante dopo, ancora per un atterramento di Acosty. In pieno recupero i campani legittimano il successo con il terzo gol di Improta. Acosty trova praterie a sinistra, il diagonale è respinto da Caglioni, a due passi Improta a porta vuota chiude i conti.
Gaetano D’Onofrio per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
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