Da idolo della tifoseria ad avversario più temuto. È la storia di Horacio Nicolàs Erpen, 32enne fantasista argentino passato a gennaio dalla Juve Stabia alla Pro Vercelli dopo un anno e mezzo indimenticabile trascorso tra assist al millimetro e gol da cineteca. E proprio con la maglia dei bianconeri piemontesi «El Loco» affronterà domani al Menti il proprio recente passato. «Vivrò un pomeriggio molto particolare – ammette Erpen – affronterò con un’altra maglia quelli che fino a poche settimane fa erano i miei compagni di avventura. A Castellammare ho vissuto diciotto mesi splendidi, sarò felice di rivedere le persone con cui ho condiviso questa incantevole parentesi della mia vita. Sarà mio dovere cercare di far loro un dispetto, la Pro Vercelli ha assoluto bisogno dei 3 punti per restare ancorata al treno salvezza».
La sua cessione è stata avallata da Braglia, che in questa stagione gli aveva concesso poco spazio. «La mia stima nei confronti del tecnico toscano resta inalterata – sottolinea il trequartista – una scelta professionale non cambia le persone. Finché ho vestito i colori gialloblù ho sempre dato il massimo, quando a gennaio mi ha consigliato di andar via ho apprezzato di buon grado la sua sincerità. A fine partita lo abbraccerò come ai vecchi tempi».
L’addio alla volta del Piemonte non ha cancellato il ricordo che ha di lui una tifoseria stabiese da sempre innamorata delle sue giocate. «Sogno una bella accoglienza – confessa Erpen – il pubblico del Menti mi ha regalato emozioni uniche, per passionalità mi ricorda le torcide sudamericane. Ricordo una rete spettacolare da centrocampo contro il Cittadella e un assist incredibile per Sau contro il Torino, due invenzioni che porterò sempre con me. In caso di gol non esulterò in segno di rispetto, anche se tengo a sottolineare che non mi tirerò indietro qualora dovessi avere l’opportunità di segnare». Ben diverso è il clima che attende Genevier, passato anch’egli alla Pro Vercelli dopo un’interminabile querelle mal digerita dai tifosi. «Gael è dispiaciuto per il modo con cui si è conclusa la sua avventura con la Juve Stabia – aggiunge Erpen – purtroppo alcuni problemi legati alla famiglia lo hanno spinto ad andar via. Non sente la pressione della gara, è sereno e come me e Vinci punta a vincere questa sfida». Durante la sua avventura stabiese il funambolo di Concepciòn del Uruguay ha avuto modo di conoscere Sau, attaccante del Cagliari rivelazione dell’attuale campionato di serie A. «L’amicizia con Marco dimostra come il calcio sia in grado di far conoscere persone straordinarie anche sotto il profilo umano – sorride Erpen –, le nostre corse per la città con i monopattini assieme a Biraghi erano leggendarie. Sono convinto che riuscirà a tagliare traguardi sempre più prestigiosi: è un campione vero».
Fonte: Il Mattino
La redazione
P.S.
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